Gherardini, Djordjevic, Garbajosa e Coldebella assieme per il Master Sbs
L'AMARCORD ALLA GHIRADA DI 4 STELLE DEL BASKET TREVIGIANO
I ricordi e l'attualità nei racconti di personaggi indimenticabili
TREVISO - Quattro personaggi che hanno fatto grande la pallacanestro trevigiana si sono ritrovati oggi alla Ghirada per parlare agli studenti del Master Sbs e per la presentazione dell'ultimo libro di Flavio Tranquillo.
MAURIZIO GHERARDINI Giemme del Fenerbahce, vincitore in Eurolega a Milano. "In Turchia è un’esperienza interessante: squadra nuova al 50%, ci vuole pazienza, anche se Obradovic è un coach speciale. Naturalmente seguo la De’ Longhi: questione di affetti, di storia, di amicizie, mi sento spesso per sapere come vanno le cose. Il fatto che stia andando così bene non può che far piacere. E vedere il Palaverde pieno è un’emozione veramente unica: chi l‘avrebbe detto appena un paio di anni fa?>
SASHA DJORDJEVIC Vicecampione del mondo con la sua Serbia. "Treviso è una delle mie case, qui si respira sport e pallacanestro, la gente è ancora innamorata del basket; io credo che ai tifosi piaccia la lotta, il combattimento, la città sente sua questa squadra, fa parte della vita quotidiana. I successi di Treviso Basket sono quelli del suo pubblico: se un giorno si arriverà ancora più in alto sarà una conquista collettiva, ci si sente parte di un grande progetto."
JORGE GARBAJOSA Lavora per la Federazione spagnola in un progetto sociale e cura i rapporti tra Nazionale e sponsor. "La Ghirada è stata casa mia per 4 stagioni e dove sono cresciuto come uomo e come giocatore, come essere stato in famiglia: rivedere l’affetto della gente oggi ti fa sentire bene, il ricordo che ho della Benetton è straordinario. Ho sofferto quando a Treviso c’erano dei problemi, ora vedere TVB in testa non può che far star bene chi come me ama questa città."
CLAUDIO COLDEBELLA Direttore generale della LNP. "La De’ Longhi è l’orgoglio della Lega Nazionale Pallacanestro; e se pensiamo che ci sono anche Fortitudo e Siena stiamo parlando, a parte Milano, degli ultimi 12 scudetti. Noi siamo un’area di sviluppo e queste sono piazze necessarie, un valore aggiunto. Due anni fa mi vedevate giocare al Natatorio, per me è un orgoglio aver partecipato a questo progetto, lo considero un esempio positivo che invita a non abbattersi davanti alle difficoltà: tutto è partito da un gruppo di persone che non si sono date per vinte. E mi piace questo atteggiamento di condivisione, al Palaverde vedo un’atmosfera bellissima."
Nella foto: da sinistra Tranquillo, Gherardini, Djordjevic, Garbajosa, Christian Benetton (futuro AD di Verde Sport) e Coldebella.