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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Scambio con la Galleria d'arte moderna di Roma, unico precedente nel 1967

DOPO MEZZO SECOLO, TORNA A TREVISO UNO DEI CAPOLAVORI DI ARTURO MARTINI

La scultura "La sete - Il Bevitore" esposta a S. Caterina fino a febbraio


TREVISO - Torna a Treviso per la prima volta dopo quasi cinquant'anni uno dei capolavori di uno dei figli più illustri del capoluogo della Marca: la scultura “La sete” o, come è anche conosciuta, “Il bevitore” di Arturo Martini da giovedì 27 e fino al 15 febbraio 2015 sarà esposta al museo di Santa Caterina. Un evento unico ed eccezionale: l'opera, infatti, è stata concessa dalla Galleria nazionale di arte moderna di Roma, che ne è proprietaria dagli anni '50, come una sorta di contraccambio per i due gessi dello stesso Martini e un quadro di Gino Rossi, prestati dai musei civici trevigiani alla mostra “Secessione e avanguardia – L'arte in Italia prima della Grande guerra 1905-1915”, in corso nella capitale.
L'unico precedente nella Marca della grande statua, 960 chilogrammi in pietra di Finale, realizzata negli anni '30 da Martini a Milano, risale al 1967, in occasione dell'esposizione monografica curata da Bepi Mazzotti nel ventennale della morte dell'autore. Occasione da non perdere, dunque, sottolinea l'assessore alla Cultura, Luciano Franchin. l prestito è avvenuto pressoché a costo zero per l'amministrazione trevigiana, poiché del trasporto (non semplicissimo visto peso e dimensioni) si è fatta carico la Gnam. Arturo Martini è ormai considerato all'unanimità uno dei maggiori scultori italiani ed europei del Novecento: nel 1931 si era recato a Pompei ed era rimasto molto impressionato dai calchi dei corpi fossilizzati dall'eruzione. E il tema dell'acqua, fonte di vita e simbolo di purificazione e nuovo inizio, fu a più riprese affrontato dall'artista. “Il bevitore” rimane una delle espressioni più alte della sua fase matura, sottolinea Emilio Lippi, direttore dei musei di Treviso.
Mentre a Santa Caterina prosegue la retrospettiva sul pittore incisore Giovanni Barbisan, a contorno di questo “ospite” prestigioso, è stato allestito un mini percorso di altre opere di Martini, presenti nelle collezioni trevigiane: in tutto, i musei civici detengono circa 200 pezzi, tra bozzetti, gessi, sculture, pitture e grafiche, soprattutto degli anni giovanili. Inoltre, l'esposizione sarà accompagnata anche da alcuni eventi sul tema dell'acqua e delle risorgive, promossi dalla Fondazione Mazzotti. Ma il ritorno a Treviso della statua rappresenta, come ricorda l'assessore Franchin, rappresenta soprattutto un eccellente viatico per la riapertura del museo Bailo, in programma nell'autunno del prossimo anno e di cui proprio le opere di Arturo Martini dovrebbero costituire il nucleo fondante.