Per la procura il caso è quasi chiuso: resta da capire il movente del delitto
DUPLICE OMICIDIO-SUICIDIO: SABATO L'AUTOPSIA SULLE VITTIME
Tra i quesiti anche quello di stabilire quando si è consumata la tragedia
REFRONTOLO – (gp) Sarà l'autopsia, disposta dal sostituto procuratore Giuseppe Salvo, a tentare di svelare alcuni particolari sul duplice omicidio-suicidio di Refrontolo. L'esame sui corpi di Teresa Rasopon, Sisto De Martin e il figlio Christian verrà eseguito sabato. Oltre alla causa della morte (peraltro già abbastanza chiare), sarà importante per gli inquirenti capire l'esatta successione dei fatti ma soprattutto a quando risale la mattanza, visto che dai primi riscontri pare che i corpi dei tre familiari siano stati ritrovati molte ore dopo il delitto, che potrebbe risalire addirittura alla notte di domenica.
La Procura ha supposto, per il momento, che sia stata la casalinga di 56 anni a essere stata uccisa per prima. Il corpo, ritrovato nel bagno al piano terra, presentava un ferita da taglio al collo ma la morte sarebbe stata causata dai colpi in testa inferti con una mazzetta da muratore. Il pensionato sarebbe poi salito al primo piano, si sarebbe diretto nella camera del figlio che dormiva prono e, alzandogli la testa, lo avrebbe sgozzato con un coltello da cucina. Prima di lasciare il coltello a fianco del figlio, lo avrebbe anche colpito con la mazzetta. Poi, a delitti consumati, sarebbe salito in mansarda per impiccarsi con una corda presa all'interno di uno sgabuzzino.