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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Lezione dei presidenti di calcio, basket e ciclismo alla Ghirada per il Master Sbs

TAVECCHIO, PETRUCCI, DI ROCCO: "TREVISO E IL VENETO ECCELLONO"

Novità e prospettive dei tre sport a livello locale e nazionale


TREVISO - Dopo il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto la scorsa settimana, il Master SBS della Ghirada ha ospitato questa mattina i tre presidenti delle Federazioni calcio, pallacanestro e ciclismo, cioè Carlo Tavecchio, Gianni Petrucci e Renato Di Rocco. Oltre a parlare alla trentina dei partecipanti al corso, i tre presidenti hanno affrontato temi di respiro più generale.
TAVECCHIO parte dall'introduzione della tecnologia nelle partite di serie A. "Innanzitutto voglio chiarire: io non ho mai parlato di moviola ma, semmai, del gol-non gol e delle segnalazioni che riguardano i limiti dell'area di rigore, per valutare se il fallo è avvenuto dentro o fuori o se la palla ha varcato la linea di porta. Io queste cose comunque le dicevo ancora un anno fa: la tecnologia è ineludibile, ormai gli arbitri di porta hanno difficoltà a distinguere. Quindi la palla, quando oltrepassa completamente la linea, sull'orologio dell'arbitro scatta un bip per avvertire che è gol. Questa ipotesi, il gol-non gol, è di competenza del Consiglio Federale ed io alla prossima occasione la proporrò, l'altra compete alla Ifab (International Football Association Board ndr), che fa parte della Fifa, la cui risposta arriverà a febbraio. E queste innovazioni saranno testate nella serie A, non nelle serie minori."
I costi sono sostenibili? "La serie A introita ogni anno oltre un miliardo di diritti televisivi: sistemando le apparecchiature in 18 stadi la spesa sarebbe di 4 milioni. Scusate, ma di che stiamo parlando?."
Hanno fatto la scelta giusta le società che negli anni si sono quotate in borsa?
"La Borsa è una raccolta di fondi legata al capitale netto ed alla crescita dell'azienda: se l'azienda va bene ne raccoglie i frutti, altrimenti niente."

In serie A il Veneto è rappresentato dalle due squadre veronesi, che arrancano un po'.
"Beh, intanto il Chievo ha fatto una bella vittoria a Cagliari e domenica ho paura per l'Inter... In quanto al Verona ha fatto bene in passato, oggi meno. Ma già il fatto di stare in serie A non mi sembra un particolare da poco. In quanto alle altre, il calcio è legato all'economia del territorio, che attualmente non è al massimo. E gli investimenti sono scarsi, investire nel calcio è considerato dall'imprenditore non produttivo."


PETRUCCI inizia nel commentare l'accordo tra Fip e Sky, al quale sono andati i diritti televisivi di tutta la pallacanestro italiana. "E' stato un grande accordo con un network di rilevanza mondiale: un anno con possibilità di rinnovo. E che sia stata la scelta giusta lo si è visto subito: non era mai successo, al di là del calcio, che ci fosse la diretta televisiva per il sorteggio riguardante il calendario delle partite. E questa è la conferma della bontà dell'accordo. Faremo vedere il basket femminile e quello non professionistico, dopo marzo ci saranno rubriche quotidiane. E saremo anche su Sky TG 24 e Sky TG 24 Sport. Far conoscere il proprio sport è il sistema che oggi paga più di tutti. Tanto più se stiamo parlando di uno bello come la pallacanestro."
Le capoliste dei primi tre campionati sono venete: Venezia, Verona e Treviso.
"Chiaramente non è un caso: il Comitato regionale è ben presieduto da Bruno Polon, inoltre ci sono imprenditori come Luigi Brugnaro, che oltretutto investe anche nel femminile ed al quale faccio i complimenti; inoltre registro il ritorno di popolarità nella pallacanestro a Treviso, tornato a giocare nel suo impianto storico, il Palaverde, dove ha conseguito i grandi successi italiani ed europei sotto il nome Benetton, per cui non posso che essere felice. Verrò senz'altro a vedere una partita della De' Longhi, così i 4000 spettatori andando avanti aumenteranno..."

Il sistema dell'azionariato popolare, qui si chiama Consorzio Universo Treviso, è destinato a prendere sempre più piede.
"Me lo auguro, è un sistema che paga. In altre nazioni, come Argentina e Spagna, in tal senso c'è già una cultura, qui sta prendendo forma anche come sistema di sponsorizzazione. E la cosa mi fa davvero piacere: non solo Pistoia ma anche Varese. Ed altre città stanno lavorando in tal senso."

Capitolo Nazionale: il sorteggio per gli Europei in Croazia vi ha regalato Germania, Spagna, Serbia, Turchia e Islanda.
"Terribile, ma lo sarà anche per gli avversari: credo che nemmeno loro saranno molto contenti. Come dice giustamente Pianigiani, dovremo arrivare agli Europei con la mentalità e la lucidità giusta. L'Italia è una buona nazionale con un bravo allenatore: noi abbiamo paura degli altri ma gli altri dovranno aver paura di noi. Le nostre stelle Nba ad oggi dovrebbero esserci; bisogna vedere quando sarà il momento. Ma ciò vale anche per gli altri, per cui non mi fascio la testa anzitempo. Chiaro, sarà dura: ci mancano solo gli Stati Uniti e poi avrebbe potuto considerarsi un Mondiale: ricordate agli ultimi Campionati del Mondo chi erano le squadre favorite dal sorteggio che fine hanno fatto?"

Che cosa dice sull'ipotesi di introdurre lo straniero nei tornei di B e C?
"Assolutamente no, l'ho già detto e lo ribadisco. Se n'era parlato in Consiglio federale dicendo che si sarebbe valutato più avanti, ma il mio parere sarà contrario, quindi la richiesta non passerà. Già abbiamo abbastanza problemi, mica vorremo estenderli anche alle serie inferiori?"


DI ROCCO inizia dal fatto che la Marca da sempre è terreno fertile per il ciclismo. "Sicuramente Treviso è la provincia italiana più forte nel ciclismo, vanta nel mondo una tradizione altissima nel campo dell'imprenditoria. Il ciclismo intriga ed attira sempre nuovi giovani: trovare sempre più ragazzi che si cimentano anche nel ciclocross in condizioni climatiche sfavorevoli fa estremamente piacere, significa che per loro è una sfida importante. A Treviso penso che l'interesse adesso riguarderà l'apertura del cantiere per il velodromo, noi abbiamo fatto tutto per favorire l'inizio dei lavori, ci sono stati dei ritardi burocratici ma da un momento all'altro si dovrebbero sbloccare."
C'è però anche il grande bubbone del doping: si può debellare o solo limitare?
"E' un fenomeno che riguarda tutto lo sport: il ciclismo senz'altro è quello che ha pagato di più essendo una disciplina di grande fatica ed impegno. Noi ci abbiamo messo la faccia, credo che il ciclismo sia lo sport più controllato e quello che ha messo in campo gli strumenti di ricerca scientifica più evoluti. L'imbecille purtroppo c'è sempre e che fa soffrire il fenomeno economico collegato, perchè rischia di far allontanare i grandi investitori, tuttavia il movimento a livello di numeri cresce ed anzi è in crescita."

Di Rocco, ci sono casi di doping anche fra gli amatori e cicloturisti...
"Abbiamo voluto dire la nostra: agli ex professionisti abbiamo detto di star fermi 4 anni prima di staccare una tessera master; gli under, cioè i vecchi dilettanti, invece 2 anni e le donne un anno. Tessera master vietata a coloro che sono incappati in una squalifica per doping superiore ai 6 mesi. Un'opera di bonifica etica con la quale andremo avanti: importante è che ci abbiano seguito le grandi organizzazioni, vogliamo che andare in bicicletta sia motivo di salute e star bene."