Impedivano al convoglio di ripartire bloccando il comando di chiusura delle porte
BLOCCANO IL TRENO, CINQUE NOMADI DENUNCIATI DALLA POLFER
Devono rispondere di interruzione di pubblico servizio e minacce
TREVISO - Un gruppo di cinque giovani rom, un ragazzo di 16 anni ed una coetanea, sposata ed in dolce attesa, due 19enni ed una 18enne, sono stati tutti denunciati dalla polizia ferroviaria di Treviso per interruzione di pubblico servizio mentre i soli maschi anche per minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale. L'episodio che ha visto protagonista il gruppetto risale a fine novembre: mentre si trovavano a bordo di un treno regionale diretto a Treviso (sulla linea Udine-Venezia) i giovani, all'altezza della stazione di Spresiano, hanno impedito al convoglio di ripartire per quasi 8 minuti, bloccando, dall'interno, il meccanismo di chiusura automatica delle porte di accesso ai vagoni. La capotreno, intervenuta per impedirgli di proseguire con quella "bravata", è stata pesantemente insultata dai rom e minacciata. "Hanno detto che l'avrebbero violentata": ha riferito il comandante della polfer di Treviso, Claudio Bortoletto. La donna ha replicato dicendo che avrebbe allertato le forze dell'ordine e così il gruppetto è stato costretto a scendere e a prendere un successivo treno, senza biglietto. Una volta giunti a Treviso i giovani sono stati segnalati e bloccati dagli agenti della polizia ferroviaria ma una volta usciti dagli uffici della polfer sono saliti a bordo di un altro convoglio diretto a Mestre: qui hanno affrontato un'altra capotreno con minacce dello stesso tenore. "Ti verremo a trovare": questa una delle frasi pronunciate. Da qui un'ulteriore denuncia per minacce a pubblico ufficiale ed oltraggio.