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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Venezia, sono sedici le misure cautelari eseguite, 40 perquisizioni effettuate

TRAFFICO DI COCAINA: IN CELLA ANCHE PADRE E FIGLIA DI GIAVERA

Arrestati dai carabinieri Mariano e Maria Bonato, di 56 e 24 anni


GIAVERA - Ci sono anche Mariano e Maria Bonato, padre e figlia di 56 e 24 anni, entrambi residenti a Giavera del Montello, tra le sedici persone arrestate dai carabinieri di Venezia in una vasta operazione messa a segno in varie province del Nord Italia per sgominare una fitta rete internazionale riguardante il traffico della cocaina. Sono stati posti sotto sequestro decine di kg di cocaina e diversi beni per un valore di oltre un milione di euro che erano intestati ad una società del centro storico di Venezia. Al centro dell'organizzazione diversi membri di quella che fu la "Mala del Brenta". A capo della banda c'era Massimo Dabalà che aveva attivato una rete di acquisto di ingenti quantitativi di cocaina in Sud America e in Asia, passando per la Spagna e l'Ucraina. La droga veniva poi distribuita ai pusher nel Nord Italia.