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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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AUDIO De Biasi: "Volano di sviluppo per un nuovo turismo e per il territorio"

A PIEDI, IN BICICLETTA, A CAVALLO PER RISCOPRIRE E VALORIZZARE IL PIAVE

L'Osservatorio del paesaggio progetta 150 km di percorsi in golena


TREVISO - Ambiente, storia, economia. Il Piave rappresenta un patrimonio della civiltà veneta: quale modo migliore di riscoprirlo e valorizzarne i molteplici aspetti che muoversi lungo le sue sponde? Ecco allora una serie di percorsi a piedi, in bicicletta o a cavallo, nelle aree golenali lungo tutto il corso trevigiano del fiume, da Segusino fino a Zenson. 82 chilometri in riva sinistra e 68 in riva destra, per oltre 150 chilometri complessivi di tracciati.
Autore del progetto, l'Osservatorio per il peasaggio del medio Piave, ente che riunisce tredici comuni rivieraschi.
Gli itinerari, lineari e a circuito, correranno su piste inerbate utilizzando in prevalenza argini dismessi, in gran parte demaniali (in questo modo verrà aggirato il complesso problema degli espropri), non troppo vicini al corso d'acqua vero e proprio, per salvaguardare flora e fauna, ma attraversando comunque ambienti di grande suggestione e valore paesaggistico. Non solo, verranno realizzate quindici riviere, dove saranno posizionati punti tappa per fornire informazioni e assistenza alle persone, ai mezzi ed ai cavalli ed anche con la possibilità di balneazione nel fiume. Allo scopo sono stati individuati i cosiddetti ex “campi solari”, quelle aree dove, durante il Fascismo, il regime inviava i ragazzini del luogo a prendere bagni di sole per beneficiare delle proprietà terapeutiche. Altra curiosità: i servizi saranno ospitati in strutture costruite sul modello delle baracche utilizzate come ricovero dei soldati durante il primo conflitto mondiale, sulla riva destra quelle italiane, sulla riva sinistra quelle dell'esercito austriaco. Il tema della Grande guerra e dell'ormai prossimo centenario, infatti, naturalmente, non è secondario nel progetto: le piste attraverseranno gli scenari delle decisive battaglie combattute in questi luoghi.
L'obiettivo è stimolare una nuova forma di turismo “dolce” e basso impatto, sempre più diffuso soprattutto nei paesi dell'Europa centro-settentrionale. E questo, a sua volta, potrà fare da volano per un ampio indotto e nuove iniziative imprenditoriali.. “Il Piave, del resto, è un nome conosciuto il tutto il mondo”, conferma Graziano De Biasi, presidente dell'Osservatorio. Il Piave, nei secoli spesso elemento di separazione tra le comunità, diventerà elemento di unione. Ma il piano non si ferma al solo tratto trevigiano: l'idea, spiega De Biasi, insieme al direttore dell'ente, Giuseppe Dalla Torre, è, anzitutto, di completare il percorso dalle sorgenti al mare. Non solo, questi tracciati potranno collegarsi, ad esempio alla Treviso Ostilia o ad un asse verso Est lungo la Valcavasia e, soprattutto inserirsi nella rete europea degli itinerari ciclopedonali e dei grandi cammini.

Vi riproponiamo l'intervista integrale a Graziano De Biasi e Giuseppe Dalla Torre, presidente e direttore dell'Osservatorio per il paesaggio del Medio Piave, andata in onda nel corso di Buongiorno Veneto Uno.