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AUDIO E FOTO Bocche chiuse con lo skotch per rivendicare la libertà di pensiero
"JE SUIS CHARLIE": IN CENTINAIA AL FLASHMOB IN PIAZZA DEL SIGNORI
Cartelli, striscioni e le immagini delle prime pagine di Charlie Hebdo
TREVISO - Erano in centinaia questo pomeriggio in piazza dei Signori a Treviso a partecipare al flashmob per commemorare le vittime della strage di Parigi. Cartelli, striscioni, immagini con le prime pagine della rivista "Charlie Hebdo" e bocche dei partecipanti al sit-in, molti giovanissimi, rigorosamente chiuse con del nastro adesivo, per rivendicare la libertà di pensiero e parola: questi i temi dell'iniziativa che era stata preceduta in mattinata da un'analoga manifestazione che si è svolta a Montebelluna. Nella notte intanto blitz da parte degli attivisti di Forza Nuova che a Mogliano presso l'associazione culturale islamica “Amici della pace” hanno esposto alcuni striscioni con su scritto: “Abbiamo vinto a Lepanto, vinceremo ancora, fuori l'Islam dall'Italia”. In piazza dei Signori abbiamo raccolto alcune voci dei partecipanti al sit in. Tra loro anche don Bruno Baratto, direttore della Migrantes di Treviso. Numerose le personalità politiche e gli esponenti dell'amministrazione comunale di Treviso tra cui l'assessore all'istruzione, Annta Caterina Cabino che è intervenuta sulle scritte comparse all'esterno della sua abitazione contro il suo appoggio alle unioni omosessuali.