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LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

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La nostra rubrica dedicata al mondo golfistico curata da Paolo Pilla

CAMPI DA GOLF/1: G.C. VILLA CONDULMER

Vi presentiamo il Circolo e il campo da golf trevigiano


Villa Condulmer, in attesa del Tee alla buca 3
TREVISO
- Il nostro spazio dedicato al mondo del golf da questa settimana ci porterà a conoscere i circoli e i campi da gioco più rinomati e importanti del triveneto ma non solo... Assieme al nostro "cicerone" Paolo Pilla, ve li racconteremo nel dettaglio tenendo ben presente l'importanza turistica che questi hanno per il territorio. La prima puntata la dedichiamo al Golf Club Villa Condulmer.

Club House dalla buca 8Il Triveneto, una regione tra le più interessanti dal punto di vista turistico per la sua posizione geografica, le sue opere d’arte, il suo spaziare dal mare alle più belle montagne delle Alpi; c’è il lago più grande d’Italia, e certo non mancano eccellenti strutture golfistiche. Nel commentarne qualcuna di queste, daremo evidenza anche al loro ambiente circostante, perché spesso pregno di storia e di bellezza. Oggi andiamo a conoscere il Golf Club Villa Condulmer, a Zerman di Mogliano Veneto, il primo sorto nella provincia di Treviso.
Il golfista che da Austria, Germania, ma da ogni parte del mondo, volesse scendere al Golf Villa Condulmer, si troverebbe anche al centro di piacevoli cose da provare: Abitare le stanze patrizie della settecentesca dimora, l’hotel Villa Condulmer 5 ☆; godere la nota ospitalità di Treviso città medievale dalle case affrescate, e gustarne anche le eccellenze enogastronomiche; subire il fascino intramontabile della vicina Venezia; e corollario, approfittare del centro ippico Villa Condulmer.
Il Campo, sessanta ettari di pianura, non faticoso, ha un tracciato divertente. Diciotto buche Par 71 per complessivi 5.900 Mt, nove executive, il tutto tenuto con cura. I green sono veloci e strategicamente ben difesi, com’è giusto che sia. Buoni il Campo pratica, Chipping e Putting green. Di particolare rilievo l’aspetto ambientale: la manutenzione Il Tee della buca 1del manto erboso, che è curata con minima invasività e con l’utilizzo dell’acqua meteorica raccolta in giusti laghetti, distribuita con un impianto d’irrigazione, il “Rain Bird” a system block, progettato per assicurare l’uniformità della distribuzione sull’intera superficie. Il controllo è a cura del satellite, per cui è consentita l’erogazione dell’acqua, anche se viene a mancare il funzionamento della stazione centrale.
Le prime nove buche, progetto di John Harris su iniziativa del proprietario della villa, andarono nel 1960, a occupare parte del parco. Dieci anni dopo, Marco Croze disegnò le altre nove a completamento del Campo, con l’attenzione a incrementarne la lunghezza. Di particolare pregio, sulle prime nove, la ricchezza di piante secolari, e gli eleganti laghetti con le sponde fiorite. Caratteristica la buca 2, bella e famosa, dog-leg con gomito quasi a ridosso del green, e arricchita dall’originario ingresso: la storica cancellata inserita nelle antiche mura di cinta, assurta a icona del Circolo. Un po’ da pensare dà la 7, par 3 in cui per arrivare al green, la palla deve attraversare un profondo canale, obliquamente, peIl green della famosa buca 2r la pressoché totale lunghezza della buca. La delicata finezza delle prime nove buche, ha suggerito alla dirigenza del Club una loro speciale protezione tale da non permettere l’uso del cart su di esse, concedendolo solo sul resto del percorso. Passando alle seconde nove, la 17 è la più insidiosa: un par 5 in cui è necessario porre attenzione all’ostacolo d’acqua che accompagna il fairway lungo tutto il suo tratto, e riuscire poi ad atterrare sul green, cinto dal lago quasi nella sua interezza, senza che la palla vada a mollo…
Edificata nel XII secolo sui resti di un più antico monastero, la villa padronale arricchitasi in ampliamenti legati alle esigenze della famiglia fino ad assumere l’aspetto settecentesco che conosciamo, rimase di proprietà Condulmer fino alla fine della Serenissima. Un membro, Gabriele, fu eletto Papa nel 1431, con il nome di Eugenio IV. Estintisi i Condulmer, la villa passò ad altri casati: Grassi, Papa Eugenio IVTornielli, Bonaventura, fino ad approdare all’attuale proprietà, la famiglia Monti. Da qualche tempo è stata trasformata in albergo di lusso. La raffinatezza della villa fu apprezzata nel 1853 da Giuseppe Verdi, ospite per un periodo di riposo dopo la Prima della Traviata. Anche Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti, vi soggiornò con l’intero staff nel 1987, in occasione del summit internazionale G7 svoltosi a Venezia.
Riuscire a iscriversi al Club, un tempo non era per tutti. Ora è più facile, ma fino in epoca non remota, vigeva la regola che per entrare a far parte del Circolo, era d’obbligo essere presentati da due soci garanti.
Lo staff è ottimo. Può contare su bravi maestri, il cui impegno è premiato dal vedere i propri allievi primeggiare su importanti competizioni. Ecco i più recenti, che sotto la guida dei Pro Enrico Trentin e Giovanni Rettore hanno dato lustro al Club con i loro successi: nel femminile, Bianca Maria Fabrizio, Sofia Molinaro, Ludovica Farina, Emilie Alba Paltrinieri, Stefania Avanzo, Tullia Calzavara, vincitrici di numerosi Campionati nazionali e internazionali; in campo maschile Giovanni Dassù, Alberto e Andrea Gobbato, Giovanni Tenderini, e Gabriele Heinrich, quest’ultimo divenuto a sua volta professionista, coach per l’attività agonistica nel prestigioso Circolo lagunare, lo storico Golf Venezia al Lido.
La figura che non si può non menzionare, è quella di Egle Ancilotto valente segretario del Club, vedova di Ugo Scafa lo storico maestro, il “General”, del quale da sedici anni se ne gioca il Memorial. Dagli albori del Campo la signora Egle ha saputo dare al Circolo quell’aria di dignità e signorilità che lo contraddistingue.
Il green della buca 11Capita di sentire qualche favola benevola sui soci del Club, giacché taluno, in qualche atteggiamento, tende a esprimere una qualche aria di superiorità. Se consideriamo i trascorsi, e la nobile aria del luogo che si respira, possono anche essere un po’ capiti…. e perdonati.
Da qualche tempo il Circolo, su iniziativa di Luciano Bovo, Giudice arbitro nazionale e vice presidente del locale Club, ospita gli arbitri di Golf della zona 3 (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia) per le loro riunioni intese a commentare particolari episodi che si sono presentati durante i loro arbitraggi. Annualmente, poi, organizza la speciale gara amichevole degli arbitri di Golf, che serve a far loro assaporare l’altra faccia del Campo. Forse anche per questo, oltre che per sua natura, il Club esprime l’altra peculiarità: l’intransigente rispetto delle Regole del Golf e di Etichetta.
Dalla sua nascita, Il Golf Club Villa Condulmer ha sempre espresso l’eleganza e la tradizione tipiche della campagna veneta. La stessa cucina del ristorante del Golf è eccellente, e non tradisce la fama di ospitalità della Marca Trevigiana, anche con un occhio di riguardo al portafoglio. Si può ben dire che il Golf Villa Condulmer esprime lo spirito del Golf, e di questo godrà il visitatore, che avrà il piacere di giocarci. Al Presidente Aldo Preo, l’onore e l’onere di continuarla questa storia, seppur in tempi un po’ difficili. (Paolo Pilla)

“Nessun sognatore è troppo piccolo, nessun sogno è troppo grande.” Anonimo


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