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AUDIO/ L'artista veneziano spiega la Ghematrà , il valore numerico delle parole
ARTE E MATEMATICA, DALLA QABBALAH ALLE OPERE DI TOBIA RAVÀ
L'esposizione allo Spazio Open di Treviso fino al 24 gennaio
TREVISO - (ag) Arte e matematica sono comunemente considerati due ambiti distinti e inconciliabili. Fino al XIX secolo, però, non era così. E' profondo il legame che intercorre tra le due discipline e che oggi si coglie nell'arte dell'artista veneziano Tobia Ravà, in mostra in questi giorni allo Spazio Open di Treviso. Artista di origine ebraica, Ravà compone le sue opere figurative attraverso codici trascendentali che appaiono come un fitto mosaico di lettere e numeri. Alla base in realtà vi è la sequenza di Fibonacci, una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti. Lo studio della Qabbalah intesa come percorso mistico della cultura ebraica lo porta a riscoprire la “ghematrià”, ovvero il valore numerico delle parole, e a formulare un'interpretazione conoscitiva del testo che sfocia nei suoi lavori artistici più recenti. Che cos'è la Ghematrià? Lo abbiamo chiesto a Tobia Ravà.
La mostra è visitabile fino a sabato 24 gennaio.
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