TREVISO - All'indomani dell'ennesimo furto, questa volta solo tentato e non riuscito, a un negozio di Ottica della Provincia (Ottica Capello a Montebelluna) monta la rabbia della categoria che insorge e chiede per l'ennesima volta di essere tutelati e che venga creata una vera e propria rete di intelligence che possa scovare il mercato parallelo che si alimenta proprio grazie a questi ripetuti furti nei negozi.
“Chiudiamo il negozio ogni sera con l’angoscia e ci alziamo la mattina non sapendo come arriveremo a fine giornata - attacca un arrabbiato e amareggiato Giorgio Rocchi, presidente di Federottica Treviso - Siamo in totale emergenza criminalità. Chiediamo più controlli non solo a Treviso, ma anche nella cintura urbana ed in provincia. Ogni giorno ci chiediamo a chi toccherà domani, viviamo in trincea, blindati, senza la serenità necessaria per fare impresa in un momento così difficile per il mercato.”
L'appello di Rocchi non mira direttamente agli operatori della sicurezza spesso in carenza di organico, ma punta a chi "sta nei piani alti, molto alti, e invece che affermare che la criminilità sta diminuendo, dovrebbe scendere al piano terra, in strada, in mezzo alla gente, e rendersi conto della realtà che viviamo. C’è un’organizzazione criminale che commissiona furti di occhiali griffati per essere poi rivenduti nel mercato parallelo - continua Giorgio Rocchi - è necessario mettere in moto con urgenza intelligenze, indagini ed azioni concrete per contrastare la particolare tipologia di episodi criminosi che colpisce la categoria degli ottici. Bisogna scovare tale organizzazione. Se qualcuno ha sospetti parli, confrontiamoci, non c’è tempo da perdere: chiediamo al Questore scelte ed azioni specifiche.”