Un 56enne trevigiano sotto accusa per esercizio arbitrario della professione medica
FINTO PSICOTERAPEUTA CON DECINE DI PAZIENTI: A PROCESSO
Per l'accusa curava dipendenze da alcol e droga senza averne i titoli
TREVISO – (gp) Di pazienti ne avrebbe curati a decine, e con ottimi risultati visto che nessuno si è mai lamentato. Ma quello psicoterapeuta con studio in Borgo Cavour non solo non avrebbe avuto i titoli per farlo, ma non sarebbe nemmeno iscritto all'albo dei medici e nemmeno a quello degli psicologi. Motivo per cui la Procura di Treviso ha aperto un'indagine su di lui spiccando un decreto di citazione diretta a giudizio. Lui, un 56enne trevigiano difeso dall'avvocato Roberto Riscica, ha già raggiunto un accordo con gli inquirenti per patteggiare la pena per esercizio arbitrario della professione medica. La formalizzazione del patteggiamento si terrà a fine febbraio. A far scattare l'indagine era stata una querela presentata da un medico in servizio all'Ulss 9 di Treviso, l'azienda sanitaria nella quale lo stesso “finto” medico aveva prestato servizio come operatore tecnico nell'unità operativa di alcologia prima di mettersi in proprio. Almeno questa sarebbe la versione raccontata ai suoi pazienti i quali, affetti da dipendenze di alcol o droga, o anche di forme depressive, si sarebbero affidate negli anni alle sue cure. Tra l'altro trovando risposte concrete ai loro problemi. Fu il medico dell'Ulss 9 che, venuto a conoscenza dell'attività privata dell'uomo decise di effettuare dei controlli e, scoprendo che non era scritto a nessun albo, di denunciare il fatto alle autorità.