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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Cadute le accuse di maltrattamenti aggravati nei confronti di tre bambini

NESSUNA VIOLENZA ALLA "NOSTRA FAMIGLIA": EDUCATRICE ASSOLTA

L'avv. De Girolami: "Questo processo non si doveva nemmeno celebrare"


TREVISO – (gp) I video delle presunte condotte illecite, proiettati in aula, secondo l'accusa dovevano inchiodare alle proprie responsabilità Daniela Parravicini, l'educatrice 37enne di Oderzo accusata di maltrattamenti aggravati ai danni di tre bambini portatori di handicap all'interno della “Nostra Famiglia” di via Ellero. Ma quei frame hanno stabilito l'esatto contrario. La donna, difesa dall'avvocato Paolo De Girolami, è stata infatti assolta con formula piena perché il fatto non sussiste. Anche il pm, al termine della requisitoria, aveva chiesto l'assoluzione, anche se con formula dubitativa (la vecchia insufficienza di prove). Dopo cinque anni dunque l'inchiesta si è rivelata fondata su presupposti sbagliati, per non dire sul nulla. “La sentenza è arrivata tardi, ma finalmente è arrivata – ha affermato l'avvocato De Girolami – Sono stati anni difficili per la mia assistita, che è stata anche sospesa dal lavoro. L'istruttoria dibattimentale ci ha restituito una professionista attenta, capace e precisa, tutto il contrario di com'è stata descritta nel capo d'imputazione. Questo processo – conclude il legale – non andava nemmeno celebrato e doveva chiudersi al termine delle indagini con una richiesta di archiviazione”. Nel corso del procedimento penale a far cadere le accuse c'hanno pensato gli ospiti della struttura, i colleghi dell'imputata e nell'ultima udienza anche una psicologa e psicoterapeuta che, sotto giuramento, aveva dichiarato che “quello che si vede nei video era quello che andava fatto”. Il contatto fisico (l'accusa parla di scappellotti mentre la difesa di buffetti), secondo la professionista è fondamentale per educare i piccoli, così come quello oculare per contenerne le azioni visto che, affetti da gravi deficit di attenzione e da iperattività, rischiano di essere pericolosi non solo per sé stessi ma anche per gli altri. In sintesi, l'operato di Daniela Parravicini è stato esemplare. L'accusa era rimasta però ferma sulle proprie posizioni: i filmati registrati dalla telecamera nascosta nel refettorio della struttura non avrebbero immortalato un metodo educativo, ma dei presunti abusi. Quindici in tutto gli episodi incriminati, che a conti fatti rientravano in un quadro puramente educativo e non violento, come dimostra il fatto che nessun bimbo ha mai riportato lesioni e nessuno dei genitori ha mai sporto denuncia.