Ai domiciliari un imprenditore di Vedelago, ex amministratore della "Tredici Decimi"
BILANCI FALSI PER AVERE FONDI E COMPRARE BRILLANTI: ARRESTATO
Accusati di bancarotta fraudolenta in concorso anche altre due persone
ASOLO - La Guardia di Finanza di Treviso, a conclusione di un’indagine per bancarotta fraudolenta nei confronti di un’azienda operante nel settore del commercio di materiali metallici e pulizie industriali, la Tredici Decimi srl di Asolo dichiarata fallita nel 2012 dal Tribunale di Treviso, ha arrestato un imprenditore e interdetto due altri amministratori.
I tre, tutti amministratori che si sono succeduti nel tempo alla guida dell’azienda, attraverso il ricorso sistematico a bilanci societari fittizi, avrebbero prospettato agli istituti di credito una falsa e apparente prosperità aziendale facendosi così concedere linee di credito e cospicui anticipi su fatture. Le liquidità così ottenute sarebbero state dilapidate in beni di lusso per oltre 2,5 milioni di euro. Inoltre, nei mesi immediatamente precedenti il fallimento, la società acquistato merce non inerente l’attività di impresa (vini, spumanti, salmoni) per oltre 260 mila euro, con promesse di pagamento postdatate che, alle rispettive scadenze, non venivano sistematicamente onorate.
Nella primavera del 2012, i locali aziendali sono stati chiusi e la sede trasferita presso una villetta singola a Talsano San Vito, una frazione balneare del Comune di Taranto, dove non risulta essere mai stata presente alcuna attività commerciale. L’ultimo amministratore, un ultrasettantenne e già rappresentante legale di altre aziende fallite, due giorni dopo il fallimento aveva denuncia di furto della contabilità societaria, fornendo agli organi di polizia e poi alla stessa curatela versioni contraddittorie e inverosimili.
Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Treviso, grazie all’attività investigativa svolta, hanno smascherato il sodalizio criminale e hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare, disposte dal GIP del Tribunale di Treviso, agli arresti domiciliari per il primo amministratore (un 57enne di Monfumo residente a Vedelago, e l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria per gli altri due, un 52enne di Castelfranco Veneto e il 77enne tarantino, unitamente al divieto di esercizio dell’attività d’impresa.
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