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LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

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PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

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Il sindaco di Treviso assicura: "I lavori a Santa Caterina termineranno a giugno"

CASO GOLDIN, MANILDO: "ABBIAMO UN PROGETTO E ANDIAMO AVANTI"

"Sono d'accordo con Goldin: fare una mostra non è fare una guerra"


TREVISO - “I lavori al museo di Santa Caterina vanno avanti, come va avanti l'amministrazione con la sua visione di museo diffuso e il suo progetto di riportare la cultura a Treviso per rilanciare la città”. Il sindaco di Treviso Giovanni Manildo, assieme a tutta la giunta, ha replicato così alle dichiarazioni di Marco Goldin che ha annunciato, con una lettera, la fine delle trattative per la mostra che Linea d'ombra avrebbe dovuto organizzare il prossimo autunno. “I lavori procedono secondo i programmi e termineranno entro giugno e abbiamo tutte le autorizzazioni della soprintendenza per eseguirli – continua Manildo – Sono d'accordo con Goldin quando dice che organizzare una mostra non è fare una guerra e per lui le porte rimarranno sempre aperte”. Come dire che sta a lui accettare l'invito dell'amministrazione comunale che, a conti fatti, ha tutte le carte in regola perchè questa mostra venga effettivamente allestita. Il primo cittadino di Treviso si dice infatti tranquillo perchè tutto quello che si doveva fare è stato fatto e forte perchè non è solo: tutte le associazioni di categoria e gli investitori privati sono infatti dalla sua parte, che Goldin ci sia o meno. Certo è che, come ha sottolineato Manildo, che l'evento di Marco Goldin è fondamentale per il rilancio della città essendo un protagonista incredibile del mondo della cultura. Ma tra le righe si può anche leggere che la presenza del curatore, per quanto fondamentale, non è indispensabile.

LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO TREVIGIANO

Giovanni Tonella, Capogruppo del Pd in consiglio comunale: “Condizioni irraggiungibili e senza rischio d’impresa, le richieste di Goldin sono inaccettabili. Il Sindaco in prima persona ha cercato in tutti i modi di creare i presupposti per portare a termine un’operazione che doveva rappresentare il rilancio della cultura a Treviso. Mollando, Goldin manda in fumo mesi di lavoro, lasciando un “vuoto comune” in città”. Piccato il commento del capogruppo PD in consiglio comunale, Giovanni Tonella, già sul trampolino delle prossime elezioni regionali.
“Siamo sconcertati e scontenti del disimpegno di Goldin che dimostra una scarsa attenzione per il cambiamento che questa Amministrazione sta portando avanti in città e proprio per quello che ci sta più a cuore: rilanciare il settore della cultura e farlo diventare un’importante operazione di rigenerazione commerciale e turistica. La polarizzazione delle posizioni attorno all’affaire Goldin non ha aiutato – spiega Giovanni Tonella - ma l’abbandono del curatore, anche dopo tutto l’impegno e l’interesse dimostrato dal Sindaco, ostacola un progetto sul quale comunque continuiamo energicamente a credere: quello di investire sulla cultura e di valorizzare il nostro patrimonio”.
“Diverse sono le responsabilità – continua Tonella – non da meno quelle di chi non ha fatto nulla per sostenere da subito il progetto e non ha dimostrato capacità amministrative sul fronte della cultura. Servono menti nuove, giovani, ricche di energia. Serve un regista al copione che la maggioranza ha già scritto per la cultura – incalza il capogruppo - e i cui contenuti sono emersi sia agli Stati Generali sia al convegno del PD tenuto poco tempo fa proprio a Santa Caterina”.
“La cultura a Treviso non è solo Goldin, al quale lasciamo ancora aperta la porta per un ripensamento e per trovare una soluzione sostenibile alle sue richieste. Né è questo il tempo per scoraggiarsi né di prestare il fianco a nessun tipo di strumentalizzazione di sorta – conclude Tonella - il nostro lavoro continua proprio partendo dai temi evidenziati, dal ricco patrimonio di iniziative che già appartengono alla città, dai suoi grandi eventi, dai suoi protagonisti”.
Andrea Michielan, segretario comunale PD:  Dispiace e lascia perplessi la chiusura alla realizzazione della mostra di Linea d’Ombra a Treviso. Ci sono molte cose che non convincono e lasciano perplessi. Goldin alla città ha dato in passato mostre che hanno avuto un seguito eccezionale e che giustamente hanno restituito molto al curatore.
Dopo anni si è riproposta la possibilità di offrire una nuova opportunità, capace di contribuire al rilancio della città …ma non si capisce perchè tutto si debba arenare. Per la mancanza di unanimità? La democrazia funziona sulle regole di maggioranza e minoranza, che discutono e poi decidono, altrimenti vi è l’indecisionismo e il ristagno. A livello nazionale possiamo vedere ogni giorno come i partiti siano scossi nel dibattito interno da voci dissonanti rispetto a coloro che sono chiamati a guidare i partiti stessi. Questo però è indice di libertà e trasparenza del dibattito, positivo se poi le regole delle democrazia interna permettono comunque di fare sintesi e portare avanti le linee maggioritarie.
Quindi non è pensabile ottenere l’unanimità delle posizioni, nemmeno su una mostra d’arte. L’amministrazione si è dimostrata favorevole e molto lavoro è stato fatto per realizzare la mostra di Linea d’Ombra e dispiace molto possa essere solo tempo perduto. Il dissenso di una “minoranza nella maggioranza” non può essere monetizzata in una “garanzia economica”, perché il dissenso fa parte del gioco e fa parte della democrazia.
Le politiche culturali devono essere in grado di stimolare la cittadinanza e sul capoluogo vi sono aspettative che vanno giustamente oltre i suoi confini; per non deludere queste attese ognuno deve fare la propria parte, dall’Amministrazione, alle associazioni e gli operatori e in questo processo la valorizzazione e l’innovazione del sistema delle biblioteche e dei musei sono e saranno cruciali.
Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL di Treviso: “A Treviso per la cultura serve un tangibile cambio di passo. Per il bene dell’economia trevigiana la maggioranza si ricompatti e miri al rilancio del settore”. Commenta così Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, la notizia del dietro front di Goldin.
“Questo territorio già così tanto in difficoltà non può permettersi di perdere tali occasioni – dice il segretario generale della CGIL – è indispensabile ritrovare coesione per valorizzare e promuovere un’economia della conoscenza fin troppo abbandonata negli anni passati. Parta subito un progetto qualificato e qualificante del brand Treviso che faccia sintesi delle diverse anime del territorio e che attragga attorno a sé tutti gli attori”.
“Un progetto politico che solo le istituzioni possono portare avanti, al di là delle logiche di mercato e delle posizioni di parte, che mira a sostenere l’economia e il lavoro. Non è il momento di tentennare – ha aggiunto Giacomo Vendrame – servono, invece, profili forti con competenze in materia, in grado di essere all’interno di questa Amministrazione guida del rilancio della cultura e del turismo della Marca, ma anche dell’intera area metropolitana. Inversamente – conclude Vendrame - si andrebbe verso un ulteriore e progressivo impoverimento del tessuto economico e produttivo trevigiano a discapito dei lavoratori e dell’impresa”.
Michela Nieri, consigliere comunale PD: “Con Goldin perdiamo una grande opportunità, voltiamo pagina e rimbocchiamoci le maniche. Il Sindaco ce l’ha messa tutta ma vicino a lui serve una figura capace di raccogliere attorno a sé le forze produttrici di cultura, che in città non mancano, per rilanciare il settore”. Ha detto Michela Nieri, consigliere comunale PD di Treviso, sostenitrice dall’inizio della partita Goldin.
“È mancato il lavoro di squadra – dice la consigliera comunale del PD - ma dagli errori si impara. Lodevole la determinazione dimostrata da Manildo, che c’ha messo la faccia e tutte le sue forze per un progetto che guardava oltre le mura cittadine puntando a far tornare Treviso centro propulsore nella Marca e in Veneto. Non mi capacito come alcune delle nostre realtà culturali e intelligenze non abbiano compreso fino in fondo la portata di tale operazione, anche sotto il profilo commerciale e turistico”.
“Credo che ora si debba voltare pagina e costruire in brevissimo tempo un nuovo percorso – continua Michela Nieri - fatto di valorizzazione dei nostri tesori, e mi riferisco non solo ai luoghi di interesse ma anche alle tante associazioni culturali che già operano da anni nel territorio, di messa in rete delle diverse realtà affinché lavorino in sinergia attorno a una visione comune, di abilità nell’intercettare progetti inediti da portare in città, considerando anche altri grandi eventi. Fatto anche di nuove figure e personalità leader – sottolinea la Nieri - che sappiano sbloccare la situazione di empasse e coinvolgere le varie anime cittadine nel portare avanti le finalità che questa maggioranza si è data. Mi riferisco a figure che non abbiano solo doti politiche ma anche manageriali, stile pragmatico e carismatico”.
“Confido – conclude la Nieri - che da questa esperienza la maggioranza ne esca rafforzata e che attorno a questi temi si trovi quanto prima un indirizzo programmatico ampiamente condiviso, partendo proprio dall’ottimo lavoro fatto dal Sindaco”.

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