Interrogati i dipendenti accusati di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico
MOTORIZZAZIONE, GLI INDAGATI: "AGITO SECONDO LE REGOLE"
Indagini legate alle autorizzazioni per il trasporto di merci pericolose
Difesi dagli avvocati Fabio Pavone, Daniele Panico e Giovanni Zanotto, i dipendenti dell'ente hanno ribadito di aver sempre agito secondo le regole e rispettando la legge, escludendo di aver commesso errori. Allo stesso tempo però hanno riferito che le norme per la revisione dell'Adr, l'autorizzazione per trasportare su strada merci pericolose all'estero, sono di difficile interpretazione. In più sono cambiate nel corso degli anni, tant'è che le presunte condotte illecite sono difatti circoscritte dalla stessa Procura nel biennio 2010-2012.
Sono ventidue in tutto le pratiche considerate sospette, e da due anni a questa parte l'ufficio finito nell'occhio del ciclone avrebbe sempre lavorato in maniera esemplare. Segno, secondo le difese, che potrebbe magari trattarsi di errori commessi in buona fede piuttosto che di condotte illecite reiterate, come invece ipotizzano gli inquirenti. Oltre ai dipendenti della motorizzazione, è emerso che anche due agenzie sarebbero coinvolte nel caso.
A far scattare le indagini, condotte dalla compagnia dei carabinieri di Treviso, era stata la denuncia di una terza agenzia di mediazione che avrebbe avuto difficoltà nell'ottenere le autorizzazioni per il trasporto di merci pericolose all'estero.