A due mesi di distanza dai fatti, il 32enne trevigiano è comparso di fronte al gip
INTERROGATO L'OVULATORE: "MI DISPIACE, NON RICORDO PIÙ NULLA"
Un involucro si ruppe e il giovane, colpito da infarto, rischiò di morire
TREVISO – (gp) Dopo aver rischiato seriamente di morire, le sue condizioni di salute si erano stabilizzate. Tanto che il gip di Treviso Angelo Mascolo si era recato in ospedale per interrogarlo. Ma il 32enne trevigiano, colpito da infarto perchè uno dei 62 ovuli di cocaina che aveva ingerito si era rotto, non era stato in grado di sostenere un interrogatorio.
Era il 20 febbraio scorso e ora, a distanza di un mese (e a quasi due dall'episodio che gli è quasi costato la vita), il giovane è tornato a casa sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed è comparso assieme al suo legale, l'avvocato Marco Serena, di fronte al giudice. Il 32enne, tentando di rispondere alle domande, ha dichiarato di no ricordare nulla di quanto accaduto. L'ultimo ricordo infatti è quello del viaggio a Santo Domingo con degli amici, poi il vuoto fino al risveglio nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Ca' Foncello.
Il giovane, il 28 gennaio, aveva accusato un malore mentre alla guida della sua auto si trovava all'altezza del casello autostradale di Treviso sud. Erano stati i due amici che si trovavano con lui a lanciare l'allarme: in un primo momento si pensava che il ragazzo non potesse sopravvivere. Il suo fisico ha fortunatamente resistito allo choc provocato dalla rottura di uno degli ovuli di cocaina che aveva nello stomaco. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, il 32enne era stato in vacanza a Santo Domingo dove avrebbe fatto il pieno di droga prima far rientro in Italia.