In manette il 59enne di Lovadina Giuliano Zolini: disposto l'obbligo di firma
PICCHIA LA COMPAGNA E MINACCIA I CARABINIERI: ARRESTATO
Era già stato condannato per aver perseguitato una psicologa del carcere
TREVISO – (gp) Dopo una serie di condanne già rimediate in primo grado, Giuliano Zolini c'è ricascato. Il 59enne di Lovadina, dopo aver picchiato la convivente e minacciato i carabinieri intervenuti per sedare l'ennesima lite familiare, è finito in manette per l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Processato per direttissima ieri mattina, difeso dall'avvocato Andrea Zambon l'uomo ha riottenuto la libertà con l'obbilgo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre vole alla settimana. L'udienza è stata rinviata al prossimo 5 maggio, giorno in cui il 59enne al pronunciamento della sentenza. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, Zolini al culmine di un diverbio con la compagna avrebbe iniziato ad alzare le mani. I militari, ricevuta la chiamata di quanto stava accadendo, si sono precipitati nell'abitazione di Spresiano. Alla vista dei militari, Zolini avrebbe spostato il mirino della sua ira contro di loro. Brandendo un coltello da cucina, lo avrebbe puntato contro i carabinieri minacciandoli. Dopo qualche minuto di trattative, il 59enne è stato disarmato e condotto in caserma per essere arrestato. Zolini non era un volto sconosciuto alle autorità. A fine ottobre era stato infatti condannato per stalking per aver perseguitato la psicologa del carcere di Treviso, di cui si sarebbe invaghito nel corso di una precedente detenzione nella casa circondariale trevigiana.