Il Cupla: "Molti rinunciano per la burocrazia legata all'obbligo dell'Isee"
GLI OVER 70 TREVIGIANI NON PRENDONO PIÙ L'AUTOBUS GRATIS
In un anno gli abbonamenti agevolati passati da 9mila a mille
Secondo il presidente Giovanni Borsato, le ragioni di questo elevato abbandono stanno nelle complicazioni burocratiche e nei costi del nuovo meccanismo per ottenere gli sconti sui biglietti, in particolare nell'obbligo a presentare l'Isee per certificare il redditto del nucleo familiare: “Gli 8mila che hanno rinunciato – ribadisce Borsato -, non è perchè possono contare su una condizione economica privilegiata. Molti non vogliono presentare il modello Isee, alcuni hanno persino difficoltà a racimolare la documentazione per compilare il modello”. Fino al recente passato tutti gli over 70 potevano richiedere l'abbonamento per salire gratis sui mezzi della rete urbana del capoluogo e di altri nove comuni dell'hinterland, semplicemente presentando un documento di identità e pagando 6 euro, il costo della tessera triennale. L'anno scorso, un accordo tra Mom, le dieci amministrazioni municipali interessate e i sindacati Cgil, Cisl e Uil ha stabilito l'introduzione di fasce differenziate a seconda, appunto, dei paramentri Isee: fino a 16mila euro annui gli ultrasettantenni viaggiano gratis, al di sopra di questa soglia il prezzo è di 50 euro. Costi che però, accusano i vertici del Cupla, scoraggiano molti aventi diritto dall'usufruire del servizio. “E’ una politica che allontana l’anziano al trasporto pubblico”, rincara Borsato. La controproposta dell'organizzazione consiste in un leggero aumento della tessera a 15-10 euro l'anno, per tutti, senza dover ricorrere all'Isee, per le corse al di fuori delle ore di massimo afflusso di pendolari. “Sarebbe un provvedimento che riavvicinerebbe l’utenza al servizio di trasporto pubblico e sicuramente porterebbe maggiori risorse alle casse comunali” insiste il leader del Cupla provinciale.