L'autopsia ha cofermato che Sandro Pennazzato è stato stroncato da un infarto
MORTO ALLA PROSECCHISSIMA: LA PROCURA INDAGA SUI CERTIFICATI
La magistratura intende verificare se il decesso poteva essere evitato
Gli inquirenti però vogliono accertare le cause dell'infarto, per le quali ci vorrà del tempo, e capire se i certificati di idoneità sportiva fossero stati rilasciati correttamente e se l'uomo fosse stato sottoposto a tutti gli esami del caso. In altre parole la magistratura intende stabilire se la morte del 48enne potesse essere in qualche modo prevista e, nel caso, evitata.
Il dramma si è consumato nelle prime fasi della gara, riservata alle mountain bike. Assieme ad altri 1500 tra atleti e amatori provenienti da tutto il Veneto, Pennazzato, che alle spalle ha un lungo profilo sportivo, ha accusato il malore quando stava affrontando la prima salita impegnativa del percorso, quella delle Prade. Il 48enne, che non aveva accusato nessun malessere prima della gara ed era in regola con i certificati medici, ha rallentato improvvisamente e si è accasciato a terra.
I soccorsi sono stati più che tempestivi e l'uomo è stato trasportato immediatamente all'ospedale di Conegliano. Tutti i tentativi di rianimazione si sono però rivelati vani. A volere l’autopsia era stata la moglie della vittima che aveva chiesto espressamente l’esame alla magistratura, la quale aveva già valutato la morte come naturale.