Il sindaco: "Avrebbero dovuto fargli un monumento, l'hanno preso a schiaffi"
MURARO, ECCO PERCHE' HO SCELTO TOSI: "UNICA ALTERNATIVA A RENZI"
L'aspirante governatore lancia il trevigiano e Razza Piave di Lorenzon
Sul fronte lavoratori, spiega, l'aver raggiunto un accordo per ricollocare l'85%, quanto all'impegno istituzionale, vuole rinnovarlo battendosi in Regione per un coordinamento degli enti locali “Quello che l'amministrazione regionale finora non ha mai fatto”.
Ma soprattutto, oltre all'amicizia per Tosi, Muraro ripete di essere convinto del progetto per rifondare un centrodestra di respiro nazionale”unica strada per mandare a casa Renzi”. Assicura di aver avuto garanzie dai capigruppo della sua maggioranza al Sant'Artemio che non ci sarà alcuna sfiducia. In caso di elezione (e quindi di imcompatibilità), avvierà con qualche mese d'anticipo le procedure per il passaggio ad un nuovo ente composto da rappresentanti dei sindaci.
Flavio Tosi ribadisce come la decisione per “il Leo e il Mirco”, per dirla alla sua maniera, con l'articolo, sia stata ancor più dura della sua: “Perchè io sono stato espulso. E' una botta, ma uno se ne fa una ragione. Loro hanno lasciato di loro volontà”. E ammette che abbia pesato anche l'atteggiamento degli altri leghisti: “Avrebbe dovuto fargli un monumento, invece l'hanno preso a schiaffoni”. L'ex segretario regionale, del resto, non nasconde la delusione per il nuovo corso padano: “Con Maroni era stata avviata una rivoluzione, ora Salvini è tornato ai cerchi magici e ai vecchi metodi. Il Veneto è succube dei lombardi”. E ancora “Quella di Salvini è una forma di lepenismo, destinato ad essere sempre minoritario. Per questo può sostenere cose irrealizzabili, come la flat tax al 15%, tanto non vincerà mai”.