Il 23enne di Mareno di Piave ottiene gli arresti domiciliari col permesso di lavoro
BANDA DELLE SLOT MACHINE: MICHELE GARBIN ESCE DAL CARCERE
E' accusato di associazione per delinquere finalizzata ai furti
CONEGLIANO – (gp) Dopo Giacomo Zolini anche Michele Garbin è stato scarcerato. Il 23enne di Mareno di Piave, difeso dall'avvocato Giuseppe Muzzupappa, ha infatti ottenuto gli arresti domiciliari con la possibilità di andare a lavoro. La richiesta di modifica della misura cautelare è stata firmata dal gip Umberto Donà.
Il giovane è ritenuto dalla Procura di Treviso uno degli appartenenti alla “banda delle slot” sgominata dai carabinieri di Conegliano a fine marzo. Michele Garbin, così come gli altri sette indagati nella vicenda, è accusato di associazione per delinquere finalizzata ai furti.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero due i “capi” della banda: il primo sarebbe Alan Cassol, 19enne residente a Fontanellette e figlio di Albano Cassol, il rapinatore ucciso lo scorso 3 febbraio a Ponte di Nanto, nel vicentino, dal benzinaio Graziano Stacchio. Il secondo sarebbe invece Nicolls Garbin, 20 anni di Mareno di Piave e fratello di Michele. In carcere sono poi finiti Matteo Zilli e Denis Maronese, entrambi ventenni di Mareno di Piave e Nicholas Floriani, 20 anni di Loria.
L'indagine era partita nel gennaio scorso e ha portato al sequestro di alcuni sacchi di monete, sotterrati nel terreno a pochi passi dalle roulotte di un campo nomadi, ma anche pistole giocattolo e altra refurtiva tra cui tv e attrezzature per parrucchieri. Fondamentale nell'indagine era stata la visione delle telecamere di sorveglianza di diversi locali, alcuni dei quali colpiti anche più volte.