Condannato per violenza sessuale su minore un muratore 66enne di Quinto
ABUSI SESSUALI SULLA FIGLIA DELLA CONVIVENTE: OTTO ANNI E SEI MESI
L'uomo avrebbe abusato anche di un'amica, pure lei di 16 anni
QUINTO DI TREVISO – (gp) Otto anni e sei mesi di reclusione per aver abusato sessualmente della figlia della sua convivente e in un paio di occasioni anche di un'amica albanese della giovane, che per qualche periodo era stata ospitata nella loro casa. Questa la pesante condanna inflitta dal tribunale di Treviso a un muratore pugliese di 66 anni, all'epoca dei fatti residente a Quinto di Treviso, che ora vive con la madre della presunta vittima proprio in Puglia.
L'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Zambon, è stato anche condannato a versare una provvisionale complessiva di 40 mila euro alle parti civili costituite con gli avvocati Luigi Fadalti, Anna Chiara Pavan e Franca Tonello (25 mila alla figlia della convivente, 5 mila al padre naturale e 10 mila all'amica). La difesa dell'uomo ha già annunciato che presenterà ricorso in appello. “Tutti i testi chiamati a testimoniare tra insegnanti, psicologi e amici – afferma l'avvocato Zambon – hanno riferito di non aver mai avvertito nulla riguardo a questi abusi. La sentenza si è basata solo sulle dichiarazioni delle due vittime. Secondo noi sarebbero dei racconti suggestivi.”
Stando a quanto sostenuto dall'accusa, il 66enne avrebbe costretto la figlia della sua compagna a subire atti sessuali sempre più spinti da quando la ragazzina avrebbe avuto appena 9 anni (i primi fatti contestati risalgono al 2003) e continuando fino a quando ne avrebbe compiuti 16. A portare alla luce la vicenda era stato il fidanzato della giovane il quale, dopo aver ascoltato la confessione della ragazza, aveva raccontato tutto ai propri genitori che si erano poi rivolti ai carabinieri. Le indagini avevano in seguito portato a contestare all'uomo anche altri episodi di abuso sessuale su minore nei confronti di un'amica albanese della ragazzina, anche lei 16enne, che per qualche mese avrebbe vissuto con loro nella casa di Quinto di Treviso.