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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Condannati due ventenni: pagheranno anche 10 mila euro di risarcimento danni

FOTO HARD IN CAMBIO DI COCAINA: DUE MESI PER PEDOPORNOGRAFIA

A denunciarli i genitori della vittima: gli scatti fatti girare sui cellulari



TREVISO
– (gp) Per la Procura l'accordo era chiaro: per evitare di pagare le dosi di cocaina avrebbe inviato ai pusher le foto hard della sua ragazza. Almeno questa la ricostruzione dei fatti che è costata ai due spacciatori una condanna a due mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico.

Già, perchè all'epoca dei fatti, ovvero nell'estate del 2009, la ragazzina, ignara di posare in realtà non per il suo ragazzo ma per coloro che avrebbero fornito a lui la droga gratis, aveva meno di 18 anni.

Sono stati i genitori di lei, per difendere il buon nome della figlia che si è costituita parte civile a processo con l'avvocato Alessandra Cadalt, a rendere nota la vicenda e a denunciare tutto ai carabinieri. Il giudice ha riconosciuto alla vittima e al padre un risarcimento danni di 7 mila euro, oltre alle spese di costituzione.

Diversa invece la ricostruzione dei due imputati, due ventenni difesi dall'avvocato Chiara Mazzoccato, che hanno sempre respinto le accuse non contestando il fatto di avere nei propri cellulari le foto hard della vittima ma sostenendo che si trattava di autoscatti che la giovane avrebbe inviato all'allora fidanzato il quale, senza ricevere nulla in cambio e soltanto per vantarsi con gli amici, li avrebbe girati a più persone tra cui, appunto, i due imputati. Ma i due sostenevano anche che alcune foto sarebbero state inviate proprio dalla vittima.