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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Il titolare, l'artigiano di Motta di Livenza Loris Scudeler, giudicato estraneo ai fatti

INCENDIO NEL CAPANNONE DELLE "MASCHERE DI LORIS": ASSOLTO

Per la Procura sarebbe stato il 45enne il responsabile del rogo


MOTTA DI LIVENZA – (gp) Assolto per il rogo che ha distrutto i suoi trent'anni di lavoro. Oltre al danno insomma rischiava anche la beffa Loris Scudeler, artigiano 45enne di Motta di Livenza, spedito a processo per rispondere dell'incendio e dei danni conseguenti.

I fatti contestati dalla Procura di Treviso risalivano al 9 agosto 2012 e secondo l'accusa il titolare delle ditte “Loris il falegname” e “Maschere di Loris”, che condividevano il piccolo capannone di circa 600 metri quadrati in via Piemonte in piena zona industriale sud di Motta di Livenza, non avrebbe “predisposto le protezioni idonee a evitare che il materiale infiammabile depositato all'interno del capannone venisse a contatto con le fonti di calore” che l'uomo avrebbe utilizzato lavorando, ovvero “utilizzando un disco flessibile avrebbe prodotto scintille e scorie incandescenti”.

In altre parole l'incendio lo avrebbe, anche se accidentalmente, provocato lui. La difesa, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Muzzupappa, ha sempre contestato quelle accuse tanto che, in udienza preliminare, non aveva optato per riti alternativi al fine di dimostrare l'innocenza del 45enne a processo. Il rogo si sarebbe sviluppato in tutt'altra zona del capannone sotto una finestra e, per la difesa, sarebbe stato causato da altre persone che quella notte avrebbero voluto vendicarsi dando fuoco all'attività dell'imputato.

Versione a cui la Procura non aveva creduto. Ma al termine del dibattimento anche il pm, non avendo raggiunto la prova per stabilire se Scudeler fosse colpevole, ha chiesto l'assoluzione dell'imputato.