Sotto accusa per circonvenzione d'incapace una ragazza marocchina
"SPOSIAMOCI": LA PROPOSTA NON FU UN RAGGIRO, 23ENNE ASSOLTA
Vittima un 43enne di Pederobba: la Procura impugnerà la sentenza
PEDEROBBA – (gp) La vittima era “raggirabile” ma non è stata “raggirata”. Il giudice Marco Biagetti ha infatti assolto con formula piena una 23enne marocchina, difesa dall'avvocato Marco Bonazzi, finita a processo per rispondere del reato di circonvenzione d'incapace.
La ragazza, secondo la Procura di Treviso che ha già annunciato che impugnerà la sentenza di primo grado, la giovane avrebbe promesso a un 43enne di Pederobba di sposarlo e lui, convinto che fosse la donna giusta per fare il grande passo, si sarebbe licenziato da lavoro e con i soldi della liquidazione (circa 8 mila euro) avrebbe fatto una lunga serie di acquisti per le nozze. Ma a un mese e mezzo dal fatidico giorno (il 2 dicembre 2012), lei si sarebbe tirata indietro.
Lo psicologo Franceschini, incaricato di verificare le condizioni della presunta vittima, in aula aveva dichiarato che l'uomo avrebbe dei limiti cognitivi, soffrirebbe di un ritardo mentale lieve e di un disturbo della personalità di livello medio, con dei tratti schizoidi e paranoidi che determinerebbero uno stato di deficienza psicologica. E avendo una particolare sensibilità riguardo al matrimonio (il suo desiderio sarebbe quello di mettere su famiglia), sarebbe stato di conseguenza “raggirabile”. Ma il dibattimento ha stabilito che non c'è stato alcun raggiro.
I fatti risalgono al 23 ottobre 2012, giorno in cui l'uomo fece scattare la denuncia per circonvenzione d'incapace nei confronti dell'ex fiamma. La ragazza respinge tutte le accuse, sostenendo (come ha ribaito in aula) di aver deciso di troncare il rapporto dopo che la presunta parte offesa le avrebbe detto: “Quando saremo sposati voglio fare sesso con tua madre e il tuo cane”. Una frase pronunciata con ogni probabilità per scherzo (sostiene l'accusa), ma che avrebbe allarmato la donna a tal punto da decidere di mettere fine a quel rapporto sentimentale. Secondo la parte offesa invece sarebbe stato tutto un piano studiato a tavolino per svuotargli il conto in banca.