IL PERCORSO PARALLELO DEGLI STUDENTI TREVIGIANI E DEI RAGAZZI RECLUSI ALL'IPM

Sei classi coinvolte nel progetto "Voci di Fuori, voci di dentro"

TREVISO - “Favorire un incontro tra il “fuori” e il “dentro”, permettendo uno scambio di vissuti, di lavori e di riflessioni tra gli studenti delle scuole superiori e i ragazzi che si trovano detenuti all'interno dell'Istituto Penale Minorile di Treviso.” E' l'obiettivo del progetto educativo “Voci di Fuori, Voci di dentro” che ha coinvolto gli studenti di sei classi “quarte” delle scuole superiori della provincia e i ragazzi ristretti, chiamati ad approfondire il tema del rispetto.
A conclusione di questo percorso, si è svolto nell'aula magna dell'Istituto turistico Mazzotti di Treviso, un momento di confronto con la cantautrice Erica Boschiero, che si è poi recata dai ragazzi all'Ipm.

Ogni classe, in orario scolastico, ha approfondito per un mese il valore del rispetto, applicandolo ad uno specifico contesto e circostanza che, parallelamente ma separatamente, veniva trattato dai ragazzi ristretti. Si è parlato di rispetto all'interno della famiglia, rispetto per le diversità, rispetto per la propria identità e la propria storia. Alla fine del mese, l'incontro: un'opportunità per ragazzi di “dentro” e di “fuori” di entrare in relazione, comunicare e comprendere altri vissuti, lasciando da parte giudizi e pregiudizi.

Il progetto educativo “Voci di Fuori, Voci di dentro” è stato promosso da Volontarinsieme – CSV Treviso, in collaborazione con l’ufficio scolastico della provincia Treviso, il Ministero della Giustizia e l'Istituto Penale per Minori, insieme agli istituti “ITST Mazzotti” “Liceo Scienze Umane Mazzini”, “ITES Riccati” “IISS Casagrande” di Pieve di Soligo, collegio Pio X, e
Cpia (centro territoriale permanente) . Il progetto coinvolge altresì le associazioni Nat’s per Onlus, Amnesty International, La Prima Pietra – progetto Diamoci Dentro.

Sono intervenute, in ordine, Erica Boschiero, Erica De Pieri, responsabile per Volontarinsieme - Csv Treviso, e due studentesse che, oltre ad essere coinvolte con le loro classi nel progetto, da un paio di anni svolgono alcune attività di volontariato, come teatro e la redazione di un giornalino, con i ragazzi reclusi all'Ipm.