La donna è chiamata a rispondere del reato di abuso dei mezzi di correzione
PIZZICOTTI ALLA SCUOLA MATERNA: CHIESTI 6 MESI PER LA MAESTRA
La 31enne respinge le accuse: "Mai alzato le mani sui miei alunni"
TREVISO – (gp) L'accusa si era già alleggerita in fase di indagini preliminari, ma le contestazioni mosse dalla Procura di Treviso nei confronti di una maestra d'asilo di 31 anni non sono sparite nel nulla. Dopo aver firmato un decreto di citazione diretta a giudizio, il pm Francesca Torri ha chiesto la condanna della donna a sei mesi di reclusione per il reato di abuso dei mezzi di correzione. La sentenza verrà pronunciata il prossimo 19 giugno.
“Non ho fatto nulla di ciò che mi viene contestato e non ho mai alzato le mani sui miei alunni” ha fatto sapere la maestra, affidando il proprio pensiero all’avvocato difensore Daniele Panico il quale ha depositato in aula i registri che confermerebbero come, nei giorni in cui si sarebbero verificate le presunte violenze, alcune vittime non sarebbero nemmeno state presenti all'asilo.
La 31enne era accusata di aver alzato le mani su un bambino che seguiva in una scuola privata del centro storico di Treviso. Le vittime sono però aumentate nel corso delle indagini: due sono infatti i minori che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Andrea Gritti e un terzo ragazzino, presente nella lista testi, risulterebbe aver subito un trattamento simile.
Quando a fine ottobre 2011 era scattata la denuncia, la maestra aveva già chiuso il proprio contratto di lavoro all’interno dell'asilo privato, dove aveva ottenuto una supplenza per sostituire una collega in maternità. Secondo quanto sostiene la donna non ci sarebbe mai stato alcun episodio di violenza, ma solo un rimbrotto al bambino che era uscito dall’aula senza permesso. A pensarla diversamente sono però i genitori del piccolo che, vedendo dei lividi sulle sue braccia, avevano deciso di ritiralo da quella scuola facendo partire le indagini. A metà giugno verrà pronunciata la sentenza.