Omicidio di Villorba: depositato il ricorso al Tribunale del Riesame
VANIA LAZZARATO: "NON C'ENTRO, VOGLIO LA LIBERTÀ"
La donna non era infatti presente al momento del delitto
VILLORBA – (gp) Un richiesta formale per tornare in libertà perchè non c'entra nulla con l'omicidio di Vito Lombardi. E' la mossa di Vania Lazzarato, che assistita dal suo legale, l'avvocato Andrea Zambon, ha depositato il ricorso presso il Tribunale del Riesame per ottenere la modifica della misura di custodia cautelare in carcere imposta dal gip Umberto Donà in seguito all'interrogatorio di convalida del fermo.
La donna, oltre a essere stata scagionata da Amedeo Bonan, marito nonché indagato e reoconfesso per l'omicidio del 46enne ritrovato cadavere in un canale d'irrigazione a Fontane di Villorba, può contare sugli esiti dell'autopsia che confermano le versioni rese da entrambi gli indagati e che confermano che la donna non era sul luogo del delitto e non avrebbe assistito all'omicidio. L'udienza verrà fissata nei prossimi giorni e per il momento l'ex compagna della vittima rimane rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia.
Secondo l'avvocato Zambon, che esclude a priori l'aggravante della premeditazione, il reato contestabile alla Lazzarato potrebbe essere al massimo l'omicidio preterintenzionale o addirittura il concorso anomalo nell'omicidio, che sarebbe comunque preterintenzionale e non volontario.