Bancali di fronte all'ingresso assieme a sacchi di finti soldi
BLITZ DI CASAPOUND AL CEIS DI VITTORIO VENETO
"Business del degrado. Vogliamo la chiusura del centro"
VITTORIO VENETO - I militanti di CasaPound Italia hanno posizionato dei bancali davanti al Centro CEIS di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Sopra di essi, sono stati aggiunti dei sacchi di finto denaro contante e uno striscione, recante la scritta "CEIS: business a bancali". Il centro è finito al centro delle polemiche qualche tempo fa a causa della rivolta attuata dai clandestini che ospita, non soddisfatti del trattamento a loro riservato. A seguito delle indagini svolte per questi primi disordini, i Carabinieri nei giorni scorsi si erano recati presso il CEIS per prelevare i responsabili. A quel punto ne è scaturita una seconda rivolta, con addirittura un bancale scagliato sull'automobile di un cittadino di passaggio che si stava recando al lavoro.
"Con questa azione - spiega in una nota CasaPound Veneto - abbiamo voluto denunciare la situazione insostenibile venutasi a creare presso questa struttura, oramai vero e proprio porto franco non più soggetto alla giurisdizione italiana. Episodi come quelli del CEIS di Vittorio Veneto sono intollerabili, con i clandestini oramai autorizzati a compiere ogni tipo d'azione, e uno Stato che ha completamente rinunciato alle sue prerogative. Su tutto ricordiamo che questi centri ricevono sostanziose sovvenzioni pubbliche per questa ospitalità. E quindi non smetteremo mai di denunciare quello che si configura come un vero e proprio business del degrado, che ora sta arrivando a mettere a rischio l'incolumità dei cittadini vittoriesi. Chiediamo quindi l'immediata chiusura del centro, il blocco di ogni tipo di sovvenzione allo stesso e lo stop immediato di ogni ulteriore arrivo di clandestini a Vittorio Veneto".