Giudicata colpevole una 58enne di origini salernitane di Cordignano
TRE CANI MORTI AVVELENATI: SEI MESI ALLA PADRONA DI CASA
Tre testimoni avrebbero mentito per scagionarla: indagati
CORDIGNANO – (gp) Sei mesi di reclusione, quantificazione dei danni da stabilire in sede civile, 4.650 euro da versare per le spese di costituzione di parte civile, ma soprattutto l'invio degli atti al pm per perseguire tre testimoni della difesa che, sotto giuramento, avrebbero raccontato il falso per scagionare l'imputata.
In sintesi è la sentenza pronunciata dal giudice Leonardo Bianco che ha giudicato colpevole una 58enne di origini salernitane. La donna era finita a processo perchè avrebbe ucciso con delle salsicce avvelenate i tre cani della coppia a cui aveva affittato l'appartamento di sua proprietà a Cordignano.
Era il 22 dicembre 2008 quando si sono verificati i fatti denunciati dalla coppia, lui 35 anni e lei 29, costituitisi parte civile con l'avvocato Giovanni Maccarrone. A trascinare di fronte al giudice la padrona di casa (e ad accusarla) è stata proprio la giovane che sostiene che quella sera, tornando a casa, avrebbe visto la proprietaria dell'appartamento tirare degli oggetti nel giardino dell'abitazione prima di salire in auto e andarsene.
Mezz'ora dopo quell'avvistamento, i tre animali erano morti per avvelenamento, come accertato dall'Istituto Zooprofilattico che non è però stato in grado di stabilire con che sostanza.
La donna però respinge le accuse e sostiene, con tanto di testimoni, che quella sera si trovava a Napoli e che quindi, se davvero fossero stati gettati in giardino bocconi avvelenati, li avrebbe gettati un'altra persona. A conferma della sua tesi aveva chiamato a testimoniare tre persone le quali hanno confermato in aula che la donna quella sera non era a Cordignano. Versioni false secondo il giudice, che ora ha chiesto al pm di indagarli per falsa testimonianza.