Caos profughi, dopo la rivolta parla il prefetto Augusta Marrosu
"O GLI APPARTAMENTI DI QUINTO, O IN STRADA"
"Finora sistemate 1.700 persone, ma tutti contro di noi"
Intorno all'una il prefetto è tornata a visitare la caserma Serena, struttura militare non più operativa al confine tra Treviso e Quinto.
Che condizioni ha trovato?
"Hanno fatto miracoli. La caserma era già in buone condizioni, però stanno sistemando tutto e diventarà un ambiente superabitabile e confortevole. Ho ringraziato gli immigrati perchè potevano reagire a certe situazioni. Le proteste sono legittime, ma non si può ecccedere in situazionei non concepibili. Sono lieta che questi ragazzi stanno anche dando una mano per sistemare".
Alloggiare 101 migranti a Quinto in palazzine dove risiedevano altre famiglie è stato un errore?
"Quinto è stato una delle tante situazioni in cui, non essendoci alternative, abbiamo dovuto accettare una soluzione di emergenza. L'alternativa era lasciare cento persone in strada. È l'ultima delle cose che avrei voluto fare mettere queste persone in un condominio, ma la caserma non era ancora disponibile: l'abbiamo richiesta ad aprile, ma ci vogliono tempi tecnici. E allora piuttosto di lasciarli in strada, o in situazioni come la caserma Salsa o la stazione ferroviaria, a questo punto li metto in appartamenti"
Non si aspettava una simile rivolta degli abitanti?
"Posso pensare a proteste, non a situazioni come quelle createsi. Comunque ringraziando Dio, ci hanno concesso questa caserma, abbiamo spostato questi migranti e adesso spero che tutti gli animi si calmino. Quello che chiedo alla popolazione è di riuscire a convivere. Ho chiesto ai sindaci di stipulare delle convenzioni con la cooperativa, che è disponibilissima, perchè questi ragazzi vadano a fare lavori socialmente utili, giardinaggio o volontariato, in modo che la popolazione veda che lavorano".
Sono attesi nuovi arrivi?
"Nelle prossime ore per fortuna no. Abbiamo sistemato quelli che sono arrivati fino ad oggi. Poi viviamo alla giornata, ci arrivano le mail e noi cerchiamo di trovare una soluzione".
Li porterete qui?
"Se non troviamo altre soluzioni. Ho già avvisato i sindaci. Cerchiamo di non superare un numero troppo elevato, ma anche di svolgere tante attività all'interno in maniera che i ragazzi creino meno problemi alla popolazione"
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