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Intervista a Mario Guderzo, curatore e direttore del museo
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A Possagno, "Antonio Canova. L'arte mutilata nella Grande Guerra"
Per una di queste opere violate, la magnifica Ebe è prevista anche un innovativo progetto di restiturzione: a Possagno sono conservati sia il modello originale dell'effigie della coppiera degli dei, una delle opere più celebri e ammirate del Canova, sia quanto rimane della replica in gesso voluta dall’artista della prima versione della scultura. Entrambi furono pesantemente danneggiati dal bombardamento del ’17. I resti del gesso verranno accostati ad una ricostruzione creata grazie alla stampa 3D. Canova realizzò due sculture di Ebe, una è alla Nationalgalerie di Berlino, l’altra al Museo di San Domenico di Forlì (dove tra l'altro si concluderà il tour della mostra trevigiana).
"Un evento importante per il nostro territorio e di valore internazionale – ha sottolineato l’assessore provinciale alla Cultura, Silvia Moro – gli scatti d’epoca fanno parte del prezioso archivio del Fast Foto Archivio Storico Trevigiano, istituito nel 1989 per salvaguardare il patrimonio fotografico, storico relativo al territorio trevigiano. Qui la fotografia viene tutelata in quanto bene culturale, forma di espressione artistica, fonte per la ricerca storica, strumento di informazione e documentazione dei cambiamenti sociali, economici e culturali".
Il curatore della mostra e direttore scientifico del Museo e Gipsoteca Canova, Mario Guderzo ha ribadito che "la Gipsoteca canoviana è la più grande del mondo e per questo deve essere adeguatamente valorizzata. L’evento metterà in mostra per la prima volta i gessi del Canova andati distrutti nella Grande guerra. Negli anni si è tanto discusso se ricostruire le parti mancanti e integrarle nelle opere o lasciare le opere così. L’evento grazie anche all’apporto documentale della fotografia d’epoca e delle nuove tecnologie offrirà al pubblica di vedere anche le parti mancanti, come nel caso di Ebe, messe a fianco dell’opera in gesso".
"La fotografia è un bene culturale che offre sempre una storia da raccontare e grandi suggestioni. In questo evento il Fast riporta alla luce gli scatti dei fratelli Serafin che hanno documentato la distruzione dei gessi durante la guerra. Quindi, la mostra racconta in realtà due storie: quella artistica dei gessi e quella artistica e storica degli oggetti fotografici", ha aggiunto il curatore della mostra fotografica e docente dell’Università Ca' Foscari, Alberto Prandi.
"Antonio Canova. L'arte violata nella Grande Guerra"
Dal 25 luglio 2015 al 28 febbraio 2016
Orari 9:30-18:00, da martedì a domenica, chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Biglietto di ingresso: 10,00 € (intero); 6,00 € (ridotto).
Info: 0423/544323, 0422/656139, posta@museocanova.it, fast@provincia.treviso.it