TREVISO - “A fine aprile la Regione Veneto ha ricevuto dallo Stato 25 milioni di euro, quota parte dei 220 milioni stanziati dalla Legge di Stabilità 2014. Sono trascorsi quasi quattro mesi ma di quei soldi alle nostre scuole dell’infanzia paritarie non è arrivato ancora un euro. Contrariamente a quanto, invece, sta avvenendo in altre regioni: come la Toscana che sta versando i fondi alle scuole sulla base di un piano di pagamenti rateali e la stessa vicina Lombardia che li sta erogando a sua volta. La Giunta Zaia ci dica qual è il problema che impedisce alla Regione Veneto di fare altrettanto”. La denuncia arriva da Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, membro della Commissione Bilancio della Camera che raccoglie l’allarme dei tanti gestori delle scuole dell’infanzia paritarie che garantiscono il 65% dell’offerta. La situazione in Veneto è sempre più drammatica: i dati della Fism parlano di una media, negli ultimi 5 anni, di 10 scuole chiuse all’anno, cioè 30 sezioni, 1.000 bambini iscritti in meno e circa 100 posti di lavoro in meno all'anno. Con la conseguenza di creare un vero e proprio problema sociale, perché l’Ufficio Scolastico regionale non riesce a sostituire il servizio con sezioni di materna statale. “Senza contare il patrimonio culturale e sociale specifico del Veneto che stiamo perdendo” – afferma Rubinato - “Certo anche lo Stato ha tagliato i fondi, ma ora che sono arrivati i 25 milioni perché la Regione non li paga? Senza contare i gravi ritardi sui fondi regionali: solo nel maggio scorso è arrivato il saldo per i nidi dell’anno 2012/2013 e solo a giugno 2015 sono stati erogati alle materne i 21 milioni di euro relativi all’anno 2012/2013. Nessun euro è stato ancora liquidato dei 21 milioni che spettano ai nidi per il 2014. Addirittura non si ha nessuna notizia delle delibere relative agli stanziamenti per l’anno scolastico appena concluso (in totale 42 milioni)”. Complessivamente nidi e scuole materne paritarie del Veneto avanzano la bellezza di 88 milioni di euro di contributi da Palazzo Balbi. “A questo punto, visto che non posso pensare che la Giunta regionale voglia farle chiudere, vi è la preoccupazione che ci siano seri problemi finanziari per le casse della Regione. Invito chi governa il Veneto a fare chiarezza. Già ora molte scuole sono in arretrato con il pagamento degli stipendi al personale”.
“Nessun ritardo, le scuole paritarie del Veneto stanno per ricevere non solo i 25 milioni di trasferimenti statali assegnati dalla Legge di stabilità 2015, ma anche gli oltre 30 milioni di euro di risorse regionali previsti nel bilancio regionale 2015 già in pagamento. Il 20 luglio, con apposito provvedimento di variazione di bilancio, la Giunta veneta ha provveduto ad assegnare alle scuole d’infanzia del Veneto i 25,8 milioni di fondi statali arrivati da Roma e, nel contempo, ha dato il via ai mandati di pagamento per oltre 28,8 milioni di contributi di propria competenza”. Il vicepresidente della Giunta veneta Gianluca Forcolin, con delega al bilancio, rassicura i gestori delle scuole paritarie, dell’infanzia e secondarie su tempi di pagamento dei contributi pubblici. “Il Veneto non è affatto in ritardo nell’erogare i trasferimenti statali – precisa Forcolin, replicando all’onorevole Rubinato – in quanto la Giunta ha potuto assegnare i fondi non appena avuta certezza dell’effettivo trasferimento dal ministero. Ora le strutture competenti – il Dipartimento sociale per nidi e scuole d’infanzia e la Direzione Istruzione per le secondarie di primo e secondo grado - sono già al lavoro per predisporre i relativi decreti e i mandati di pagamento. Anzi, il nuovo governo regionale, consapevole delle difficoltà nelle quali versano le scuole paritarie a causa degli oneri crescenti e della progressiva contrazione dei contributi pubblici, ha provveduto ad accelerare il pagamento dei fondi regionali previsti nel bilancio di previsione 2015, per un valore complessivo di 30 milioni e 240 mila euro”.