Treviso, lei ed il marito travolti sul cavalcavia di San Giuseppe
"RINGRAZIO QUEL RAGAZZO, SPERO DI INCONTRARLO"
Elisa Zanardo è stata sentita stamani dalla polizia stradale
TREVISO - “Voglio ringraziare quel ragazzo, spero di incontrarlo”. A pronunciare queste poche parole, schivando telecamere e taccuini, è stata Elisa Zanardo, la 40enne di Carbonera moglie di Enrico Scarabello, travolto e ucciso giovedì sera dall'auto guidata mentre attraversava a piedi il cavalcavia di San Giuseppe. La dedica della donna è riferita ad un giovane di colore che per primo è intervenuto a soccorrere lei ed il marito, ormai agonizzante nella scarpata che costeggia la strada. Si tratta di Salbre Abroubagui, 22enne calciatore del Burkina Faso. Elisa stamani, accompagnata dalla sorella Alessandra, si è recata presso gli uffici della polizia stradale di Treviso per fornire la sua versione dei fatti. La 40enne ha confermato punto per punto quanto la polstrada aveva già accertato giovedì notte, confermando anche di essere stata avvicinata dall'investitrice, Federica Dametto, subito dopo l'incidente. Elisa ed il marito stavano percorrendo, in fila indiana, il cavalcavia: prima dell'auto della barista di Casier che ha travolto la coppia, erano transitate altre dieci vetture. La patente di guida di Federica Dametto, emerge dagli accertamenti della polstrada, risultava rinnovata l'ultima volta nel 2009.