Cgil, Cisl e Uil contro l'accordo separato firmato dalla Fabi
ALLARME DEI SINDACATI: "CONTRATTI AL RIBASSO A BANCA TREVISO"
Dopo la fusione in Popolare dell'Alto Adige
Ora però ci sarebbero Secondo quanto denuciato dai sindacati di categoria First Cisl, Fisac Cgil e Uilca, la Popolare altoatesina vorrebbe rivedere i contratti e relative retribuzioni dei lavoratori della banca trevigiana. Un accordo firmato con la Fabi, altra sigla di rappresentanza dei bancari, accusano i confederali, lascerebbe mano libera alla banca di ridefinire le condizioni con trattative individuali.
“Alle lavoratrici ed ai lavoratori di BPAA diciamo di aprire gli occhi perché non è detto che ciò che oggi si consuma per le colleghe ed i colleghi di Banca di Treviso, domani non possa accadere anche a Bolzano come a Marostica”, sottolineano i rappresentanti dei bancari di Cgil, Cisl e Uil. Secondo questi sindacati, i vertici di Popolare dell'Alto Adige avrebbero già lasciato intendere che nei prossimi mesi si dovrà modificare il contratto integrativo aziendale, in scadenza a fine 2015.
Per le organizzazioni di Cgil, Cisl e Uil rischia di aprirsi una breccia, che oltre sulla parte economica, potrebbe indebolire le tutele dei dipendenti anche su altri aspetti, come ad esempio i trasferimenti.
“La scelta scellerata di Fabi di sottoscrivere un verbale atipico, rompendo l’unità sindacale ed indebolendo la forza dei lavoratori – continua la nota -, lascia mano libera alla banca di trasferire un dipendente, dall’estremo lembo territoriale di una provincia, all’estremo lembo di un’ altra. Era necessario invece regolare la mobilità, impedendo forzature di tipo ricattatorio”.