Vertice in prefettura con comuni, diocesi e volontariato
PROFUGHI AL LAVORO: PROTOCOLLO PRONTO, MARTEDÌ LA FIRMA
Tra i nodi l'approvazione in giunta e le assicurazioni
Lo schema prevede, in sintesi, che gli stranieri diventino soci della associazioni di volontariato e queste, a loro volta, elaborino una serie di progetti insieme ai comuni per svolgere lavori di utilità sociale, come la manutenzione di strade, parchi o edifici pubblici. La questione tuttavia non è semplice come potrebbe apparire. Se pressochè tutti i partecipanti hanno concordato sulla sostanza dell'intesa, la discussione si è incentrata su alcune questioni tecnico- pratiche: ad esempio, l'obbligo di una copertura assicurativa per i migranti impegnati nel lavoro. Un costo di circa 85- 90 centesimi al giorno pro capite: secondo i chiarimenti forniti dall'Inail, dovrebbero essere a carico di associazioni e cooperative (le quali si occuperano anche della formazione dei migranti), salvo le singole convenzioni dispongano diversamente. In questo caso, naturalmente, i comuni dovranno trovare in bilancio le risorse necessarie. Altro punto sollevato da vari sindaci, la necessità di un'approvazione preliminare in giunta, prima di arrivare alla stipula formale. Proprio per questo si è deciso di prendere ancora qualche giorno di tempo.
L'obiettivo di fondo, comunque, resta quello di far compiere ai profughi lavori di utilità sociale, dando loro modo di occupare il tempo e facilitando anche la loro integrazione. E, nel contempo, ai Comuni di eseguire certe piccole manutenzioni oggi sempre più ridotte, a causa della penuria di risorse.