Confcommerio e sindacati: "Come un vestito cucito su misura"
NUOVO CONTRATTO PER IL TERZIARIO DI MARCA
Domeniche e part time nell'integrativo provinciale
Il nuovo contratto integrativo provinciale per il settore del commercio e del terziario punta a garantire più flessibilità alle imprese e, al tempo stesso, più tutele ai lavoratori. L'accordo, raggiunto da Confcommercio e dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, potenzialmente riguarderà circa 24mila imprese e 38mila addetti e rappresenta una novità a livello nazionale. “Vestito sartoriale, tagliato su misura per ogni impresa, anche quella più piccola”, lo definisce Renato Salvadori, presidente della Confcommercio di Treviso.
Ma l'intesa mira a garantire anche i lavoratori, in un settore dove le liberalizzazioni di aperture ed orari rischiano di scaricarsi sul personale. L'obiettivo, spiega Nadia Carniato, segretaria provinciale della Filcams Cgil, è innanzitutto contrastare l'uso improprio di contratti atipici e favorire l'assunzione a tempo indeterminato soprattutto dei lavoratori in cassa integrazione o mobilità.
Questione spinosa, quella del lavoro nelle domeniche o nei giorni festivi. Il contratto fissa 21 domeniche obbligatorie, mentre per le successivi prevede maggiorazioni del 35% (che salgono fino al 45% per il lavoro in altre festività). Oppure la possibilità di convertire questi incrementi in ore di riposo compensativo durante la settimana, come ribadisce Edoardo Dorella, leader della Fisascat Cisl Treviso Belluno. Tra le novità, anche la possibilità di una contrattazione sul salario variabile: in sintesi, ricorda Massimo Marchetti, segretario della Uiltucs Treviso Belluno, ai lavoratori più presenti o che hanno svolto più formazione potranno essere riconosciuti compensi maggiori.