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LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Processione con la statua sacra venerata dai marinai

VENEZIA RISCOPRE LA FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

Istituita per ringraziare della vittoria a Lepanto


VENEZIA - Venezia riscopre una delle feste religiose più care alla sua devozione popolare. Nel giorno dell'anniversario della Vittoria di Lepanto marinai e cittadini di San Marco, come fecero i loro antenati poco prima della battaglia navale nel 1571, per secoli hanno invocato la protezione della Beata Vergine. Oggi la tradizione si è rinnovata con la processione e la solenne benedizione nella chiesa di  Santa Maria del Rosario, comunemente conosciuta con il nome di chiesa dei Gesuati in riva alle Zattere.
I lavoratori del porto di Venezia,, marinai e non solo, le loro famiglie e i rappresentanti delle istituzioni hanno voluto celebrare la festa della Madonna del Rosario come segno di devozione e rispetto. "Oggi abbiamo riscoperto una tradizione marinara che ricorda le fondamenta stesse della storia di Venezia", ha dichiarato Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia. "Vogliamo benedire questa particolare attività veneziana, proteggere quanti vi lavorano e guidare le intelligenze di chi ha il compito di amministrare": con queste parole don Raffaele Muresu ha avviato la processione del simulacro della Vergine Madre, cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre allo stesso Costa, l’ammiraglio Tiberio Piattelli, comandante della Capitaneria di porto di Venezia, e Francesca Zaccariotto, assessore comunale ai Lavori pubblici.


La protezione della Vergine sui combattenti di Lepanto
La festa, istituita da san Pio V, celebra la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto dalla Lega Santa contro i Turchi. Nel secolo XVI dopo avere occupato Costantinopoli, Belgrado e Rodi, i Maomettani minacciassero l'intera cristianità. Il 20 maggio 1571 venne firmata la Lega Santa contro i Turchi cui aderì anche la Repubblica di Venezia. La flotta cristiana era costituita da 195 tra galee e galeazze. Le galee veneziane erano in buono stato, ma con pochi soldati. Don Giovanni d'Austria vi fece imbarcare 4.000 soldati italiani e spagnoli. I Turchi avevano schierate 274 navi da guerra, di cui 215 galee, e disponevano di 750 cannoni.
Don Giovanni d'Austria, comandante della flotta, ebbe l'ordine di dar battaglia il più presto possibile. Saputo che la flotta turca era nel golfo di Lepanto, l'attaccò il 7 ottobre dei 1571 presso le isole Echinadi. Nel mondo intero le confraternite del Rosario pregavano intanto con fiducia. I soldati di Don Giovanni d'Austria implorarono il soccorso del cielo in ginocchio e poi, sebbene inferiori per numero, cominciarono la lotta. Dopo quattro ore di battaglia spaventosa, di 300 vascelli nemici solo 40 poterono fuggire e gli altri erano colati a picco mentre 40.000 turchi erano morti. L'Europa era salva.
Nell'istante stesso in cui seguivano gli avvenimenti, San Pio V ebbe la visione della vittoria, e si inginocchiò per ringraziare il cielo ordinando che il 7 ottobre di ogni anno si celebrasse una festa in onore della Vergine delle Vittorie, titolo cambiato poi da Gregorio XIII in Madonna del Rosario. La celebrazione venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913.

La chiesa del Rosario, gioiello barocco
La splendida chiesa costruita dall’architetto Giorgio Massari tra il 1724-36 per conto dei frati domenicani e con l'aiuto economico di tutta la città, ospita al suo interno numerose opere d’arte tra cui gli affreschi del soffitto raffiguranti il ciclo della Madonna del Rosario realizzati da Giovan Battista Tiepolo. La chiesa, situata di fronte al Canale della Giudecca, che era il cuore dell’antico porto di Venezia, custodisce tra i suoi tesori una Madonna vestita in stile barocco molto venerata e meta di pellegrinaggio per tutti i marinai che partivano da Venezia e si affidavano alla sua protezione o, rientrati da un lungo viaggio, passavano a ringraziare la Madonna per aver superato le peripezie del mare.