L'autopsia sul 32enne di Montebelluna tiene aperta la pista overdose
MORTO IN OSPEDALE: FRANCESCO UCCISO DA UN ARRESTO CARDIACO
Decisivi i risultati dell'esame tossicologico attesi tra 60 giorni
CASTELFRANCO VENETO – (gp) Francesco Pugliese, il 32enne di Montebelluna morto nell'atrio del pronto soccorso dell'ospedale San Giacomo Apostolo di Castelfranco Veneto, è deceduto per un arresto cardiocircolatorio improvviso, ma non ci sono segni evidenti in merito alle cause che possono averlo provocato. Quindi il decesso potrebbe essere verosimilmente la conseguenza di un'overdose anche se per averne la certezza si dovranno attendere gli esiti degli esami tossicologici, che verranno depositati tra 60 giorni.
I risultati dell'autopsia, eseguita dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto sul corpo del 32enne, di fatto confermano i sospetti iniziali, e cioè che sia stata l'assunzione di morfina a uccidere Francesco Pugliese. Se questa ipotesi dovesse essere accertata, l'attenzione degli inquirenti si sposterà sulle eventuali negligenze del personale sanitario, che al momento sono escluse.
La domanda per cui i familiari di Francesco pretendono però una risposta è solo una: il 32enne poteva essere salvato? Per questo motivo, affidandosi all'avvocato Andrea Zambon, hanno presentato una denuncia querela in Procura per le ipotesi di reato di omissione di soccorso e omicidio colposo a carico di ignoti. La famiglia ha anche nominato un consulente di fiducia per assistere, come parte in causa, all'esame autoptico.
In attesa dei riscontri tossicologici, il pm Laura Reale, titolare del fascicolo, continua a procedere per la violazione dell'articolo 586 del codice penale, ovvero l'ipotesi di reato di morte in conseguenza di altro delitto. In parole povere, in attesa di avere un quadro oggettivo su quanto accaduto, la Procura tende a collegare il decesso con l'assunzione di morfina e metadone che deve essere stato ceduto alla vittima da qualcuno, che gli inquirenti cercheranno di identificare.