Progetto sostenuto da Comune, Prefettura, Questura
SICUREZZA, ANCHE A TREVISO IL CONTROLLO DEL VICINATO
Uno sguardo discreto ma presente di residenti e negozianti
Né ronde né pattugliamenti, ma tanti occhi aperti. Presente in 60 Comuni italiani, approda anche a Treviso il Controllo del vicinato, un sistema auto-organizzato di sorveglianza del territorio che mette in rete residenti e negozianti della zona (aderiscono Ascom-Confcommercio e Rivivere Treviso), in sinergia con l'amministrazione comunale, la prefettura e la questura. L'idea è semplice: creare un gruppo formato da vicini di casa e commercianti di una stessa via o piazza, attenti a cosa accade all'esterno. Persone sospette, allarmi che suonano, giovani che si ritrovano a bere, scritte sui muri... I comportamenti anomali osservati, che potrebbero far sospettare furti o fenomeni che potrebbero degenerare, vengono comunicati agli altri membri del gruppo. Al suo interno vi sarà un coordinatore con il compito di tenere i contatti con le Forze dell'Ordine, che potranno beneficiare di un dialogo continuo e segnalazioni di qualità per attuare gli interventi.
A Treviso si parte da subito dal centro storico, suddiviso in tre aree, ciascuna delle quali ha coinvolto 5-6 commerci. A inizio novembre si passerà anche alle periferie nord e sud: Santa Bona e Canizzano. L'attività dei gruppi di controllo del vicinato sarà segnalata da appositi cartelli che hanno lo scopo deterrente di comunicare a chiunque passi nella zona che la sua presenza non passerà inosservata.
Nato dal maggiore bisogno di sicurezza, il controllo del vicinato assume anche un valore sociale e solidale, nei confronti, per esempio, degli anziani e delle persone sole.