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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Richiesta di rinvio a giudizio per il 65enne di Conegliano

SPONSORIZZAZIONI COL TRUCCO: GABRIELE FAVERO IN AULA

Per l'accusa avrebbe sottratto al fisco 27 milioni di euro



CONEGLIANO
– (gp) La Procura ha presentato il conto a Gabriele Favero, il 65enne coneglianese presidente del motoring club di Sernaglia della Battaglia accusato di aver sottratto al fisco ben 27 milioni di euro. Il pm Giovanni Valmassoi, titolare del fascicolo a carico dell'uomo, ha chiuso le indagini e formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio. Favero, pur avendo ammesso tutte le proprie responsabilità e avendo sempre respinto le accuse dicendo di non essersi intascato nemmeno un euro, dovrà comparire di fronte al giudice il prossimo 22 dicembre. Secondo quanto sostenuto dalla Procura di Treviso, il 65enne avrebbe venduto spazi pubblicitari sulle auto che partecipavano a campionati nazionali e internazionali di rally, cartellonistica sui tracciati e inserzioni su riviste specializzate nel mondo dei motori emettendo, attraverso sei società tra cui una con sede in Austria e una società sportiva dilettantistica, fatture false da consegnare agli inserzionisti al fine di poter avere le relative detrazioni fiscali. Questi, oltre alle fatture fasulle, secondo gli inquirenti avrebbero ricevuto anche il 50% di quanto investivano in pubblicità. Il trucco, al termine dell'indagine della Guardia di Finanza di Treviso partita nell'agosto del 2013, aveva portato alla denuncia di Favero per le ipotesi di reato di dichiarazione infedele, distruzione di documenti contabili ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Stando alle indagini, con il meccanismo contestato dagli inquirenti Favero sarebbe riuscito a sottrarre al Fisco circa 27 milioni di euro: 20 milioni non sarebbero mai stati dichiarati, 2,4 milioni riguarderebbero costi non documentati e 4,4 milioni di euro corrisponderebbero all'Iva evasa.