Chiesto il rinvio a giudizio per un 66enne di Barcon di Vedelago
MINACCIA LA MOGLIE PER FARE SESSO: A PROCESSO
A denunciarlo la coniuge, una ragazza cubana di 20 anni
VEDELAGO – (gp) Tentata violenza sessuale, ingiurie, minacce, maltrattamenti in famiglia e violazione della legge sulle armi. Sono queste le pesanti accuse contestate a un 66enne residente a Barcon di Vedelago, V.V., per il quale la Procura di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio. L'uomo era stato arrestato nel maggio dello scorso anno dopo aver aggredito, secondo gli inquirenti, la moglie cubana di vent'anni che aveva spostato un anno prima a L'Avana. Stando al racconto della vittima, il 66enne avrebbe reagito con violenza a un suo rifiuto e l'avrebbe minacciata con una pistola dicendole: “O facciamo sesso o ti uccido”. A chiedere l'intervento dei carabinieri di Castelfranco Veneto era stata proprio la giovane cubana dopo essere riuscita a fuggire dall'abitazione per sottrarsi alle pretese sessuali del marito. La ragazza, sporgendo denuncia, aveva raccontato ai militari che da mesi il coniuge l'avrebbe perseguitata per costringerla a fare sesso in ogni momento. L'uomo, su disposizione del magistrato di turno, all'epoca venne arrestato. A pesare sulla decisione della magistratura trevigiana, oltre alla gravità del fatto, era stato un precedente a carico dell'uomo che risaliva al 1992, ovvero il tentato omicidio dell'ex moglie che il 66enne aveva aggredito all'esterno del tribunale di Treviso dopo un'udienza per la ridefinizione degli obblighi di mantenimento. La donna, all'epoca 41enne, si era salvata per miracolo. Vettoretto, in quell'occasione, era finito in cella ed era stato condannato a una pena di 6 anni e 2 mesi di reclusione, che aveva regolarmente scontato.