Michielin (Banca della Marca): "Sbagliato ingrandirsi troppo"
AGGREGAZIONI DI BCC: AVANTI, MA SENZA SNATURARSI
Miotto (Monsile): "Oltre il campanile, senza allontanarsi troppo"
Si rischia di perdere il legame con il territorio che ha fatto la fortuna di questo modello bancario ed ha contribuito allo sviluppo del Nordest, oppure si tratta di un cambimaneto necessario per meglio rispondere alle esigenze del mercato? Arturo Miotto, direttore generale di Banca di Monastier e del Sile, non è contrario alle aggregazioni, purchè vengano rispettare certe condizioni: "Quando mi sono laureato nel 1983, nella mia tesi , ipotizzavo bcc a livello provinciale, casse di risparmio e banche popolari a livello regionale e poi le banche nazionali - spiega il manager -. Le bcc sono nate all'ombra del campanile, ma se oggi vi rimangono ancorate, non vanno da nessuna parte". Miotto pensa dunque ad unioni tra aree, anche in provincie diverse, ma contigue ed affini per composizione socio-economica, mentre non nasconde perplessità su aggregazioni a macchia di leopardo. Soprattutto il direttore mette in guardia anche contro il rischio di cadere nell'estremo opposto: "Le bcc devono allontanarsi dal campanile, ma non perderlo di vista. Non dobbiamo buttare alle ortiche il radicamento sul territorio, fino a ieri sbandierato come elemento distintivo".
Aggregazioni sì, ma senza forzature e senza esagerare pure per Gianpiero Michielin, presidente di Banca della Marca "Le fusioni in atto in questi giorni, sono da un lato figlie di questa consapevolezza, dall'altro della necessità di dare una mano ad un'altra consorella - argomenta il numero uno della bcc con sedea Tarzo -. Ovvio che le fusioni migliori sono quelle fatte non per necessità, ma per lungimiranza. Altrettanto ovvio che bisogna trovare il partner giusto e creare valore. E la cosa non è facile, soprattutto non può essere un processo preordinato: quando capita, capita". Secondo Michielin servono gli ingredienti giusti: "Le aggregazioni proficue, non fini a se stesse o fatte per moda". E sarebbe un errore anche inseguire dimensioni troppo grandi: "Non si può confezionare un vestito su misura quando si deve servire una zona molto estesa e priva di connotati omogenei".