FOLLINA – (db) Domenica 25 ottobre la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Follina festeggia il 150° anniversario della sua fondazione .La cerimonia prevede il ritrovo dei soci, delle autorità locali, delle consorelle e degli ospiti in piazza del municipio alle ore 9.30. Accompagnati dalla banda di Follina, in corteo ci si avvierà verso l’abazia per partecipare alla santa messa, alla quale seguirà la deposizione di una corona di alloro presso il monumento ai caduti e la presentazione del libro “Mutuo Soccorso di Follina - 150 anni di storia” che si terrà presso il salone dei Trecento. Il pranzo sociale presso il ristorante La Staccionata concluderà la giornata.
Il libro nasce dallo studio dei documenti conservati nella sede, fatto da Francesca Girardi, archivista e ricercatrice storica, che ha permesso di costruire la storia dell’ associazione, di farne conoscere i momenti belli, ma anche la vita travagliata e far vedere come la stessa si sia intersecata con le vicende economiche, sociali e politiche del paese. Ne è risultato così uno spaccato molto interessante della vita dell’intera comunità follinese. Il libro sulla storia della Società, che sarà presentato al termine della cerimonia religiosa, viene pubblicato grazie ai contributi della Banca Prealpi e del Consorzio Bim Piave.
Nata il 1 ottobre 1865, alla vigilia dell’adesione del Veneto al regno d’Italia da poco costituito, la prima in provincia di Treviso, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Follina è rimasta attiva fino ai giorni nostri per l’impegno e la passione di molti follinesi, che, legati affettivamente alla antica e storica Società, ne hanno portato avanti le iniziative e le idealità.
Fu costituita per interessamento dei notabili del paese, gli industriali tessili Andretta, Colles e Paoletti che ne furono i fondatori e anche i primi presidenti, interessati affinché i loro operai potessero avere un sostentamento anche in caso di impedimento al lavoro a causa di malattia o infortunio. A dirigerla furono chiamate sempre persone acculturate, di grande umanità, altruismo e passione come il dottor Enea Loschi, medico, o il comm. Antonio Prandini, sindaco di Follina per parecchi anni.
I Mutui Soccorsi sono stati la prima forma di assistenza fornita ai lavoratori, che, al tempo, in caso di malattia non potevano usufruire di alcun sostegno economico. Il pur piccolo aiuto che poteva essere erogato serviva per permettere di acquistare il pane per la famiglia. Nella seconda metà dell’800, in Italia, molte furono le società di mutuo soccorso; quasi in ogni paese ve n’era una .
Nel 9oo lo stato ha cominciato ad interessarsi dell’assistenza e così le SOMS sono venute a perdere la loro primaria ragione d’essere. Molte hanno cessato di esistere, altre, come quella di Follina, hanno però continuato a mantenere vivo nel paese lo spirito di mutualità e ad organizzare attività sociali e ricreative in ricordo dell’ antico valore e per rispetto verso tutti quelli che vi avevano operato.
Oggi lo stato sociale va perdendo qualche pezzo e stanno nascendo nuove esigenze di integrazione sanitaria e di sostegno mutualistico. Si aprono così nuovi spazi per la presenza dei Mutui Soccorsi nella società. Il Consiglio di amministrazione della Società, che domenica si appresta a celebrare il prestigioso anniversario, intende proporre ai propri associati il rinnovo degli obiettivi costitutivi e predisporre un piano di offerte assistenziali di integrazione a quelle oggi esistenti.