Alla sbarra Mirco Basso, titolare della BM Auto di Trevignano
EVASIONE FISCALE DA 6 MILIONI: CONDANNA A DUE ANNI
Era accusato di mancato versamento Iva e Irpef dal 2008 al 2010
TREVIGNANO - A gennaio aveva rimediato una condanna in primo grado a due anni e otto mesi per un mancato versamento Iva da 1.61.410 euro. A distanza di nemmeno dieci mesi la giustizia ha presentato un nuovo conto al 65enne di Trebaseleghe Mirco Basso, il titolare della concessionaria BM Auto di Trevignano. Finito a processo per truffa ai danni dello Stato (nello specifico all'Agenzia delle Entrate) e per evasione fiscale (relativa a un mancato versamento di quasi due milioni di Irpef e di 4,5 milioni di Iva), l'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Zambon, è stato assolto per la prima ipotesi di reato e condannato a due anni di reclusione per la seconda. Il pm Giovanni Valmassoi aveva chiesto una condanna finale a due anni e sei mesi per entrambi i capi d'accusa. Stando a quanto contestato dalla Procura di Treviso, Mirco Basso avrebbe evaso 624mila euro di Irpef e 2 milioni e mezzo di Iva nel 2008, 114mila euro di Irpef e quasi 1,3 milioni di Iva nel 2009 e, nel 2010, un altro milione di Irpef e quasi due milioni di Iva. In più stando al capo d'imputazione, tra il 2008 e il 2011, avrebbe indicato nelle comunicazioni obbligatorie di importazione di autovetture (Audi, Bmw e Mercedes, ma anche Ferrari, Lamborghini e Jaguar) valori inferiori rispetto a quelli indicati dall’operatore comunitario così da trarre in errore l’Agenzia delle Entrate. Sempre per l’accusa, avrebbe fittiziamente indicato d’aver acquistato veicoli nel 2007, quando erano stati invece acquistati nel 2008, così da versare solo un euro per la loro immatricolazione, ma anche di aver importato le auto quale persona fisica e non come impresa per godere di un regime Iva agevolato. In attesa delle motivazioni della sentenza, la difesa ha già annunciato che presenterà ricorso in appello. Ricorso che è già stato presentato per la prima condanna (che comunque si prescriverà a gennaio 2016). In quell'occasione Basso era stato giudicato colpevole di un mancato versamento Iva da 1.614.410 euro. In quell'occasione il giudice aveva disposto il non luogo a procedere per le contestazioni relative all'anno 2006 per intervenuta prescrizione (si parlava di un mancato versamento Iva di 2.406.000 euro) e la condanna riguardava soltanto il 2007.