Barbiero (Cgil): "Disinteresse delle amministrazioni"
I COMUNI TREVIGIANI FREDDI SULLA LOTTA ALL'EVASIONE
L'anno scorso ecuperati 30mila euro in meno del 2013
Il sito del Ministero dell’Interno ha pubblicato l’elenco delle amministrazioni comunali che nel 2014 hanno partecipato al contrasto dell’evasione fiscale e contributiva e le conseguenti somme spettanti, ovvero le maggiori entrate erariali riscosse grazie alla loro attività di accertamento. I dati, secondo lo Spi Cgil di Treviso, disegnano un quadro sconfortante, addirittura peggiorato rispetto al 2013. Passano, infatti, da 74.620 euro a 45.590 euro le risorse recuperate su scala provinciale. Al contrario, in Veneto le entrate per i comuni provenienti dalla lotta all'evasione sono più che raddoppiate: da 588.470 a un milione126.350 euro.
Nel trevigiano, neppure l’inserimento di nuovi comuni nell’elenco dei “virtuosi”, come Breda di Piave, Cison di Valmarino e Oderzo, ha frenato il crollo. Sono dieci, due in più dell'anno prima, i municipi della Marca ad aver promosso le segnalazioni ai soggetti competenti, ma gli importi si sono contratti notevolmente. Solo Carbonera e Preganziol incrementano le somme rimborsate (arrivando rispettivamente a quasi 18mila euro l’uno e a 2mila l’altro Comune). E tranne Monastier, per tutte le restanti amministrazioni, le cifre scendono molto al di sotto dei 10mila euro.
"Questa fotografia sulla scarsità di gettito evidenzia, a differenza di quanto sta succedendo in Veneto, il palese disinteresse delle amministrazioni comunali trevigiane rispetto alla lotta all’evasione fiscale che - sottolinea Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso - è anche politica di giustizia sociale, tanto più se tali fondi venissero destinati al sostegno del reddito delle fasce deboli, proprio attraverso esenzioni e agevolazioni rispetto alla fiscalità locale".