VEDELAGO - Archiviata la fase della gestione commissariale durata 15 mesi, il Credito Trevigiano volta pagina. Il nuovo consiglio di amministrazione, che ha raccolto il testimone dai commissari lo scorso primo novembre, è al lavoro per consolidare l'istituto e rilanciarne l'operatività sul territorio attraverso alcuni progetti di sviluppo.
"Il tutto sotto attento controllo dell’'organo di vigilanza, che ha autorizzato la riconsegna della banca ai soci e ai nuovi organi sociali - spiega il presidente Piero Pignata - dopo aver verificato la sostenibilità del business, la stabilità della banca e il rispetto rigido dei coefficienti in materia di patrimonio e di fondi propri. Coefficienti che risultano al di sopra dei minimi previsti e superiori ad altre realtà bancarie".
La gestione commissariale ha provveduto, fra l’altro, alla valutazione degli assets aziendali e in particolare del portafoglio crediti. "I crediti deteriorati emersi sono attualmente presidiati da appositi accantonamenti - chiarisce il presidente - che posizionano la banca su livelli di coverage superiori alla media della categoria: un elemento questo di messa in sicurezza della banca anche per il futuro".
La banca riprende il suo cammino ordinario con l’obiettivo di rafforzare il presidio del territorio, di aumentare il sostegno alle realtà che ne costituiscono il core business ovvero famiglie, artigiani, piccole e medie imprese con l’impegno di farle crescere e di renderle competitive anche al di fuori del mercato domestico, consolidando la leadership dell’impresa del nord est.
Già nelle prime sedute del cda sono stati esaminati alcuni dati relativi ai primi dieci mesi del 2015. "Sono stati aperti oltre 2.700 nuovi conti correnti, per una raccolta che è aumentata di 17 milioni di euro rispetto al dato pre-commissariamento - illustra Pignata -. Un segnale chiaro che testimonia come la fiducia dei nostri clienti non sia mai venuta meno. Sul versante impieghi stati erogati 54 milioni di euro di nuovi mutui a privati e sono stati deliberati nuovi affidamenti per oltre 150 milioni di euro. I nuovi affidamenti hanno interessato più di 2.800 rapporti. Credito dunque più frazionato, più diffuso, più vicino alla piccola e media impresa e più sicuro per la banca".
Il cda ha anche nominato vicepresidente Ilario Novella, numero uno della Federazione veneta delle bcc.