ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
Il parrocco, la famiglia patriarcale, i "cei": le figure di una società scomparsa
LA MARCA PIÙ POVERA E PIÙ UMANA DEGLI ANNI '50
"Quaranta racconti trevisani", il nuovo libro di Sante Rossetto
Rossetto ci propone, anche attraverso l’ampio impiego del dialetto e una lettura priva di inutili rimpianti, una rappresentazione storica che sarà familiare a coloro che in questo contesto hanno trascorso l’infanzia e la giovinezza. Ma coloro che non hanno conosciuto quegli anni avranno qualcosa da imparare in un momento come quello odierno in cui occorre prepararsi a scenari imprevedibili. Un mondo forse perduto, ma non per questo meno attuale
AUDIO L'intervista a Sante Rossetto intervenuto a Buongiorno Veneto Uno.
L’AUTORE
Sante Rossetto, giornalista, è stato caporedattore del Gazzettino in alcune città del Veneto. Accanto all’attività professionale ha coltivato gli studi storici con particolare attenzione alla storia della stampa e del giornalismo trevigiano e veneto. Il suo libro più recente, Vivere nelSeicento (Betelgeuse, 2014) dedicato alla vita quotidiana nella Marca nel XVII secolo, è giunto in pochi mesi alla seconda ristampa. In campo narrativo il suo lavoro più noto, edito da Canova, è Totila l’Immortale, finalista al premio Hemingway 2000, seguito, in collaborazione con Pierluigi Tamborini e sempre per i tipi di Canova e Cierre, da Il barbiere di Treviso.