Iniziativa promossa lunedì all'Eden da Carta Carbone e altre associazione
MUSICA, POESIA ED IMMAGINI PER RICORDARE LE VITTIME DI PARIGI
Ad un mese degli attentati a Treviso "Il divano della pace"
Promotrice dell’evento è l’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture, organizzatrice dell’omonimo festival, nata nel 2006 con il preciso intento di avviare processi di amicizia e interscambio tra popoli. Nella profonda convinzione che la conoscenza reciproca sia il naturale ponte di trasmissione di valori positivi, essa si adopera per creare eventi culturali e artistici capaci di suscitare un confronto aperto e un dialogo non pregiudiziale.
Con grande entusiasmo si sono uniti operativamente, l’Associazione Nina Vola, organizzatrice di Carta Carbone festival letterario, l’Associazione Fumetti in Treviso per Treviso Comic Book Festival, il Conservatorio di Musica Agostino Steffani, costruendo uno spettacolo dal programma multidisciplinare volto a stimolare una riflessione attraverso le arti e la cultura per un futuro di pace e di solidarietà. Hanno aderito anche, non con meno impegno, Cineforum Labirinto, Il Portolano, L’Aprisogni, TRA -Treviso Ricerca Arte attraverso la comunicazione e consentendo una divulgazione più ampia.
La condivisione del piccolo, ma significativo progetto e la sua realizzazione, così fortemente partecipata, sono stati i motivi ispiratori del nome dato all’evento, Il divano della pace, usato nella sua accezione d’origine e cioè il "divan" mediorientale che significa luogo di incontro, amicizia e conversazione.
Durante la serata si alterneranno momenti musicali, riflessioni sugli equilibri mediorientali, letture di testi poetici sulla pace e sul valore irrinunciabile della convivenza tra i popoli con attenzione particolare alle giovani generazioni, illustrazioni e disegni in live showcase sul tema ed estratti del documentario “Knowledge is the beginning – Daniel Barenboim and the West Eastern Divan Orchestra” di Paul Smaczny. Il film, che farà da filo conduttore all’intera serata, racconta la storia dell’orchestra West-Eastern Divan ondata da Daniel Baremboim e Edward Said e formata da musicisti provenienti da territori che vivono in situazioni di guerra e terrorismo.